Che cos'è la politica? A quale impegno sono chiamati i cattolici nel contesto attuale, sia su un piano nazionale che su quello più strettamente locale? A queste domande si è cercato di rispondere durante un incontro a Piazza , organizzato dal Vicariato Alta Brembana in collaborazione con l'Ufficio per la Pastorale sociale. Alla serata sono intervenuti don Francesco Poli, direttore 'Ufficio, e , collaboratore della , impegnato anche in campo regionale sui temi delle politiche sociali.

La grande fatica della società
«Emerge oggi la grande fatica della società e della Chiesa – ha detto don Poli – di fronte alle questioni sociopolitiche e del lavoro. Si respirano la crisi, le lamentele, gli attacchi agli uomini politici e la distanza dei cittadini rispetto alla cosa pubblica. Anche i cristiani si sono allontanati dalla partecipazione e davanti a problemi grandi, anziché raccogliere la sfida e affrontare le complessità, ci si è rinchiusi in contesti più tranquilli. Don Poli ha invitato a cogliere le opportunità offerte da questa situazione. Ogni crisi svela un momento di passaggio – ha spiegato – e cerchiamo di non cogliere solo gli aspetti negativi, ma anche le opportunità che i processi di trasformazione portano con sé». Sul significato della politica è stato espresso come non si tratti semplicemente della ricerca dell'interesse generale, ma, come cristiani, dell'impegno verso il bene comune.

Un impegno quotidiano
«Si tratta di costruire un'alleanza civile delle  – ha continuato don Poli – che vogliono costruire una comunità. È stato poi richiamato l'aspetto della responsabilità. Il nostro compito di credenti – ha sottolineato – non è quello di chiamarci fuori da un affare che spesso definiamo sporco, ma di impegnarci in modo appassionato. Il mondo passato era molto diverso. Ora è cresciuta la responsabilità di ciascuno e anche il voto non è più riconducibile a vecchi modelli. Il voto non è l'unico momento della nostra azione politica, ma va affiancato a un impegno e a un coinvolgimento quotidiano. Questo ci chiama a costruire il bene a fianco anche di chi non crede, ma ha a cuore il bene della comunità. Un accento è stato posto sul tema della carità. «Va privilegiata la vicinanza agli ultimi, ponendo al centro dell'azione politica l'attenzione a coloro che non ce la fanno. L'intervento di Marco Zucchelli ha concretizzato il discorso accostandolo alla realtà della valle, perché guardando al proprio ambito locale ciascuno possa comprendere il suo ruolo.

La nascita dei valori
È dal concetto di cittadinanza – ha detto – che nascono i valori come la libertà, l'uguaglianza e la solidarietà. Come cristiani possiamo aggiungere la fraternità. Zucchelli ha poi focalizzato l'attenzione su temi quali la conoscenza del territorio e l'abitare un luogo per comprendere che cosa è giusto e buono per il proprio paese e il proprio futuro. Nella politica occorre vedere l'impegno come cittadini, scoprendo che essa può essere alta espressione della carità. Chi si impegna in politica ha assunto la responsabilità di essere guida e ha bisogno di fiducia e di vicinanza. Il rinnovamento nella politica – ha concluso don Poli – nasce da qui, dalle realtà locali, dall'impegno di ognuno. Oggi veniamo inseriti in un profilo che ci considera consumatori, ma proprio perché ridotti a consumatori possiamo assumere il potere di orientare le scelte della politica e del mercato e il futuro delle nostre comunità, passando da “consumatori” a “consum-attori”.

Incontri di formazione
Numerosi sono stati gli interventi fra i presenti, pervasi anche da sensi di dubbio, di confusione e di sfiducia, ma sicuri che serva muoversi per il bene comune, con soluzioni condivise e partecipate, ancorati ai valori fondamentali cristiani, in un impegno da vivere con passione e competenza. Al termine è stata avanzata ai presenti la proposta di proseguire nei prossimi mesi il discorso a livello vicariale, attraverso incontri di formazione politica, per un confronto e una discussione su temi e scelte di carattere sociale.

Monica – L'Eco di