Dat Valli in F@miglia, formazione per imprese e cittadini

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FormazioneZogno – In un mercato sempre più competitivo ed in continuo mutamento, dove le nuove tecnologie fanno da padrone, a volte ci si promuove poco e male. Proprio per questo le imprese oggi per sviluppare il loro business nell’ottica di una piena e soddisfacente risposta alle esigenze dei propri clienti, hanno la necessità di investire in formazione, per continuare a generare crescita e sviluppo. Nasce seguendo proprio questa filosofia la proposta formativa del Distretto delle Attrattività Territoriali «Valli in F@amiglia», che proporrà a breve percorsi di formazione riservati alle attività produttive locali che operano nei settori del commercio e del turismo, oltre che ai residenti dei comuni del Dat (Zogno, Valbrembilla, Sedrina, Valtaleggio, Ubiale Clanezzo, Vedeseta, Blello, Moggio, Cassina, Cremeno, Pasturo). Si tratta di ben 80 ore di formazione completamente gratuita ed improntata su più temi: dal web marketing per la promozione del turismo all’accoglienza e alla comunicazione orientata al cliente, passando per le opportunità finanziarie e di accesso al credito fino all’inglese per il turismo. «Ampliare la propria conoscenza del web per chi opera nel settore del turismo è oggi più che una necessità – ha spiegato Giampaolo Pesenti, assessore delegato al Commercio e Turismo del Comune di Zogno-.

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Italia Nostra sul Casinò: economia effimera e disagio sociale per lanciare la valle?

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casinoSan Pellegrino Terme – La sezione di Bergamo di Italia Nostra, presieduta da Claudia Peretti, scrive al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e al presidente della Provincia Matteo Rossi in merito alla richiesta di riaprire il Casinò di San Pellegrino. Nei prossimi giorni, dopo che due mesi addietro Regione Lombardia ha approvato un ordine del giorno simile, sono calendarizzate, nei consigli della Città e della Provincia, mozioni per sollecitare la riapertura del Casinò di San Pellegrino. Tutto ciò proprio nel momento in cui, con l’apertura del nuovo centro benessere e con l’annuncio dello stanziamento da parte del CIPE di oltre 18 milioni di euro per il recupero del Grand Hotel, la cittadina brembana sembra finalmente ritrovare un nuovo orizzonte strategico. Tali mozioni presentano la riapertura delle sale da gioco come un’imperdibile opportunità per il rilancio dell’economia di valle e dell’intero territorio.

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Qui Val Brembilla, scelta azzeccata e più fondi statali

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Val Brembilla – È vero, in tempi di crisi, con le casse comunali che piangono miseria, un assegno statale da 250mila euro (all’anno per dieci anni) è più di una boccata d’ossigeno. È una vera ancora di salvezza. Eppure «non c’è solo l’aspetto economico a rendere le fusioni tra comuni vantaggiose. C’è anche una componente educativa: abbiamo imparato a conoscerci meglio e ad affrontare i problemi insieme». A dirlo è Damiano Zambelli, sindaco di Val Brembilla, comune nato un anno fa (il 4 febbraio 2014) dalla fusione tra Brembilla e Gerosa. «Personalmente, in nove mesi di amministrazione ho imparato ad apprezzare di più i miei cittadini e il territorio, specialmente quello di Gerosa. Ora siamo un paese solo ed è vero, come si dice, che l’unione fa la forza». Le preoccupazioni della gente Fin dall’inizio del processo di fusione le preoccupazioni – e, perché no, i timori – di cittadini e amministratori sono rivolte al problema della rappresentanza politica dei comuni. Da una parte la riflessione fatta dai due più piccoli (oltre a Gerosa, poco meno di 400 abitanti, c’era anche Blello, coi suoi 80 residenti) suona così: «Verremo schiacciati dalla centralità di Brembilla, non riusciremo a eleggere nessuno in municipio e finiremo per ricoprire un ruolo marginale».

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Sacra Spina, San Giovanni Bianco apre la festa

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sacra-spina3San Giovanni Bianco – Iniziano stasera, a San Giovanni Bianco, le giornate di preparazione per la festa della Sacra Spina, la reliquia della Corona di Cristo custodita nel paese brembano dal 1495. Saranno nove giorni di preghiera e incontri, in vista dei grandi festeggiamenti del 21 e 22 marzo, quando, per le celebrazioni arriveranno il vescovo di Fidenza Carlo Mazza e il vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Ma quest’anno lo sguardo sarà probabilmente già rivolto ai festeggiamenti del 2016, un anno particolare, in cui il Venerdì Santo coinciderà nuovamente con il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione del Signore. Una coincidenza (di Nascita e Morte), che per tradizione storica, si accompagnerebbe a fenomeni prodigiosi sulle reliquie della Corona di Cristo.

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