In Valle il futuro è sempre più Green…Economy

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IMG-20150415-WA0007Valle Brembana – Focus su energia rinnovabile, green economy e binomio obbligatorio sostenibilità e impresa. A chiudere gli incontri il ruolo di Regione Lombardia su politiche ambientali e energetiche. Il prossimo 22, 23 e 24 aprile, presso la Sala consiliare del Comune di Zogno, che ha promosso e patrocinato l’evento attraverso l’Assessorato alle Attività Produttive, si terranno tre serate dedicate ad «Eco Sostenibilità e Green Economy». Ogni incontro sarà condotto da ospiti di pregio ed improntato su tematiche d’approfondimento ben definite. Si partirà con un focus sulle fonti di energia rinnovabile e sulla green economy, con relatori la prof.essa M. R. Ronzoni dell’Università di Bergamo e il prof. D. Chiaroni dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano. Al centro del dibattito il sempre maggiore sviluppo di produzioni d’energia alternativa e sostenibile, resa possibile negli anni grazie all’intervento di privati e alla sensibilità delle Amministrazioni Locali.

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Val Brembana, i giovani poco attratti dal tessile

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“Innovazione tecnologica, tutela ambientale, alta qualità del prodotto offerto”: sono queste, secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, le parole chiave che accomunano Smi group e Laboratorio del Carmine, le due aziende della Valle Brembana, a cui l’assessore ha fatto visita ieri. Alla visita, organizzata nel ambito del progetto Tour Expo 2015, in collaborazione con Confindustria Bergamo, hanno preso parte anche il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi e il vice sindaco di Zogno Giampaolo Pesenti. “Due siti produttivi all’avanguardia nei loro rispettivi campi – ha proseguito Terzi -, la Smi, in particolare, nel confezionamento e imbottigliamento di bevande e alimenti, l’altra nel tessile, o meglio nella camiceria di pregio, che dimostrano come si possa fare impresa in Lombardia con successo e nel rispetto dell’ambiente, senza dover delocalizzare”. “Un forte radicamento sul territorio, che mi riempie di orgoglio da Bergamasca e da assessore – ha aggiunto -. aziende che oggi ci chiedono meno burocrazia ma anche formazione, per dare una continuità aziendale a casa nostra verso mercati in forte crescita soprattutto all’estero”.

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L’Arlecchino di Pasotti può attendere, in sala soltanto a giugno

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Statua-Arlecchino-Valle-Brembana22Valle Brembana – Gira i festival di tutto il mondo, ma per assistere alla proiezione di «Io, Arlecchino» nei cinema nazionali bisognerà aspettare l’estate. L’uscita del film, firmato da Giorgio Pasotti e Matteo Bini, era stata annunciata per la primavera. A fine febbraio c’è stata l’anteprima al «Conca Verde» di Bergamo. Ma, anziché programmare il film dopo poche settimane, il distributore, Microcinema, ha stabilito che la pellicola uscirà giovedì 4 giugno. La decisione è stata presa — si è appreso — «in base a analisi di mercato». La perplessità nasce dalla considerazione che il mese di giugno non è dei più «fortunati», spesso registra un vuoto di pubblico e risultati non eccellenti al box office. «Non ne so nulla, non sono al corrente di queste vicissitudini», taglia corto l’attore bergamasco. Nel film, Pasotti interpreta un conduttore televisivo che rientra nel suo paese, Cornello dei Tasso, per stare vicino al padre malato, noto Arlecchino. Dal genitore raccoglierà il testimone per tramandare la tradizione della maschera. «Il nostro è un film piccolo, non commerciale, che va valorizzato e protetto dai colossi — spiega il produttore, Nicola Salvi, di Officina della comunicazione —. Secondo noi, è una scelta strategica: a maggio e giugno c’è lo stesso numero di spettatori degli altri mesi, ma noi beneficeremo di una minore concorrenza».

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Dal parüch al vino e ora la Valle Brembana inizia a coltivare il mais

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Alta Val Brembana – L’appello era stato lanciato lo scorso autunno: «Cerchiamo il mais che per decenni, se non per secoli, anche in alta Valle Brembana, era stato coltivato. Recuperiamolo e proviamo a tornare a coltivarlo». Si cercava qualcuno che avesse ancora pannocchie rinsecchite in qualche cantina o in qualche solaio, magari appese per bellezza o ricordo. Purtroppo nessuno si è fatto vivo, almeno fino ad ora. Prima di partire, comunque, con il progetto di coltivazione voluto dal Comune di Cusio, dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (Cra) e Slow food Valli Orobiche, si vuole fare un ultimo tentativo alla ricerca di una varietà locale di mais.

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