Alla ricerca delle tenebre orobiche

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tenebre-orobicheQuando l’amore per le Orobie viene unito all’amicizia e ad un pizzico di curiosità è facile organizzare in pochi minuti escursioni incredibili come quella che abbiamo avuto il piacere di fare martedì sulle pendici del Menna.

Un balcone panoramico, due macchine fotografiche, una bottiglia di spumante per festeggiare la mia laurea, un buon thermos con caffé per scaldarci durante la notte; sono gli elementi per goderci una serata memorabile, quelle in cui senti che la natura è viva, e che siamo parte di un mondo immensamente più grande di noi: tramonto infuocato, luna piena sopra il Monte Arera, isolato temporale ad est con lampi lontani, le bianche Orobie che brillano nel sereno della notte, la pianura illuminata di sfondo.

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Dalla Val Brembana in marcia, applausi alle bande musicali

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4Le melodie di flauti, clarinetti e trombe per le vie di Lenna e Piazza Brembana hanno richiamato sabato oltre 1.000 persone al Raduno delle bande della Valle Brembana. Giunta alla 2ª edizione, la manifestazione, a cui hanno partecipato nove bande, è stata organizzata dai Comuni di Lenna e Piazza Brembana e dalla banda della parrocchia di San Martino, con la collaborazione della Pro loco di Piazza Brembana, della «Sval» di Lenna, dell’Associazione bergamasca bande musicali e di numerosi volontari.

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Il Monte Alben, natura selvaggia in Val Serina

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Il Monte Alben è una delle vette più caratteristiche delle Orobie e come tutte le montagne più belle ha una doppia faccia: pareti dirupanti e calcaree sul versante di Oltre il Colle e della Val del Riso, grandi conche pascolive a balze fiorite sopra la mitica Corna Bianca (regno del Camos) sul versante di Cornalba.

I pascoli dell’Alben sono qualcosa di unico, una lunga mulattiera lungo la Val d’Ola porta le mandrie in quota attraverso un percorso tortuoso ma con pendenze mai sostenute, nell’isolata magnificenza di questa montagna dopo ore di fatica si apre un mondo nuovo: i piccoli pianori della Baita Sota sono il preludio alla grande conca della Baita Sura, dove il pascolo arriva fin quasi in vetta alla Croce di Oltre il Colle (Crocetta) e alla vetta dell’Alben vera e propria, che in fondo alla valle si guardano altezzose una di fronte all’altra separate solo dal Passo della Forca. CONTINUA ARTICOLO »

Passo San Marco tra cultura, storia e trekking: le sculture di Fierro

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Il Passo San Marco è sicuramente il più conosciuto valico della Val Brembana, in quanto possiede una lunghissima storia che va dall’antichità ad oggi; a testimonianza di ciò ci restano l’antichissima Cà San Marco e la Via Priula, ma anche tracce più flebili di una frequentazione umana continua e prolungata.

Compiere una escursione in questi luoghi significa immergersi in un mondo in cui la natura si fonde con l’arte e con la storia dei nostri antenati, completandola in un abbraccio facilmente percepibile all’escursionista più attento.

Sicuramente la maggior parte dei passanti non avranno notato che proprio a pochi metri dal Passo si nasconde, nemmeno troppo velatamente, uno scrigno di arte che partendo dai materiali naturali, dà vita alle rocce creando una serie di volti e esseri che pargono posti lì a guardia di questo importante valico. CONTINUA ARTICOLO »