Oltre il Colle – Il monte Arera dice addio agli ultimi pezzi di un passato fatto anche di sci alpino. Ma nel contempo progetta una seggiovia estiva che porti i turisti alla scoperta di un patrimonio naturalistico unico, quello attorno al e delle farfalle. A breve, probabilmente già oggi – dice il sindaco, il senatore Valerio – inizieranno i lavori di smantellamento degli ultimi tre pali metallici rimasti che sostenevano lo skilift in funzione fino agli anni '90. Operazione che riguarderà anche sei pilastri 'impianto di risalita, chiuso dal 1988, alla Conca dell'Alben.

Risalita fino al Rifugio Capanna 2000
«In sostanza faremo una pulizia dell'ambiente – dice il sindaco Carrara – perché ormai quelle strutture non servivano e non serviranno più». Seggiovie e skilift sull'Arera arrivarono alla fine degli anni '70 e rimasero in funzione per una quindicina d'anni. Poi l'abbandono. Alla Conca dell'Alben, invece, lo skilift prossimo ad essere smantellato, nel 1988 venne travolto da una slavina. Non fu più aperto. Venne allora realizzato l'impianto di risalita ancora oggi funzionante, ma in posizione lontana dal cono valanga. Il turismo invernale sull'Arera è così ormai un lontano ricordo ma l'Amministrazione comunale, su quella che è una delle montagna più belle e conosciute della nostra provincia, vorrebbe riportare una seggiovia. Non per lo sci, ma per la frequentazione estiva dei turisti. Già negli anni '80, peraltro, l'impianto di risalita sull'Arera fu il primo a funzionare nei mesi caldi, con boom di affluenze. Rinverdire quei fasti? Il sindaco Carrara ci sta pensando seriamente. «Naturalmente tutto dipenderà dalla possibilità di reperire finanziamenti – continua il senatore –. L'idea è quella di trasformare la stazione di arrivo della prima seggiovia, a 1.600 metri, in un rifugio, con bar-ristorante e una decina di camere. Da qui partirebbe la seggiovia per arrivare fino ai 2.000 metri, nei pressi del rifugio Capanna 2000. Un modo per valorizzare l'eccezionale patrimonio naturalistico dell'Arera».
A proposito di strutture ricettive, peraltro, il sindaco ricorda come già ora l'ex albergo alla Plassa potrebbe essere riaperto. «Sarebbero da rimettere a norma solo impianti elettrici e di riscaldamento. Serve qualcuno disponibile», dice. Nei piani del Comune c'è anche il riutilizzo dell'ex albergo alla Conca dell'Alben (da liberare, però, dall'amianto). «In caso di finanziamenti – dice il sindaco – siamo pronti a ristrutturarlo, realizzando una ventina di appartamenti e un centro servizi per lo sci».

Sci a Zambla, gestione in rosso
Intanto lo sciclub si prepara a gestire per il secondo inverno consecutivo le piste di fondo a Zambla e lo skilift alla Conca dell'Alben, dopo una stagione difficile. «Avevamo previsto 6.000 ingressi – spiega il presidente Paolo Maurizio – ne abbiamo avuti 2.500, con una perdita di 24 mila euro, nonostante i di 12.500 euro dal Comune di e di 7.500 euro da ». Aiuti che verranno corrisposti, in base a una convenzione firmata con lo sciclub, per sette anni. «Andiamo avanti – conclude Maurizio – naturalmente sperando in una stagione migliore».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo