Il ponte perdutoLeggendo il bellissimo volume realizzato dal Centro Culturale della “IL SOGNO BREMBANO” mi sono imbattuto in un'immagine di un ponte in costruzione che è riportata con la didascalia che non individua esattamente il luogo dove è stata scattata la . L'autore e' Eugenio Goglio fotografo di Piazza Brembana che esercito' prima per passione e poi per lavoro dal 1895 al 1925. Per questo alcuni componenti 'Orobie F@ns Club si sono organizzati convinti di trovare il sito. Questa e' la cronostoria del giorno dell'Immacolata:

Il Ponte che non c'e'

“Il Ponte che non c'è “

Risalgo la Valle Brembana con una buona dose di fiducia che oggi riusciremo a trovare il ponte perduto e per non lasciare nulla di intentato prima di giungere a San Giovanni Bianco mi fermo a dare un occhiata al ponte detto di Antea e mi convinco che non è il nostro ponte. Giungo all'appuntamento al piazzale della stazione dove mi attende Gogis nel suo camper con sottofondo dei Beatles e varie pubblicazioni storiche sulla Valle Brembana oltre che un book di cartoline storiche che ritraggono i vari paesi nel secolo scorso, trattasi del risultato di innumerevoli visite ai vari mercati e fiere di settore che solo un vero appassionato frequenta, oltre che qualche puntata su e-Bay su cui si trova di tutti comprese banconote da 5 lire acquistate a Singapore.

Io di mio metto sul tavolo le stampe di tutto quello che ho trovato e che ci può servire per la nostra ricerca e mi rendo conto che la cosa prende una piega decisamente più storico/culturale di quello che mi aspettavo. Arrivano alla spicciolata anche gli altri partecipanti e dopo aver recuperato un ritardatario (di cui non farò il nome) ed aver escluso dalla nostra ricerca il ponte sull'Enna a San Giovanni per grosse difformità dal nostro ponte ci avviamo lungo la valle.

Escludiamo dopo rapidi sopralluoghi il ponte sulla Secca, il ponte delle Capre e ci fermiamo per un controllo più approfondito sul viadotto di Lenna per vedere se uno o più di uno degli archi potessero avere qualche indizio. Anche qui abbandoniamo le speranze di essere al cospetto del nostro ponte. Si riparte con destinazione il ponte tra Valleve e Cambrembo perchè all'interno del pullman comincia a diffondersi un certo ottimismo che questo possa essere l'oggetto del contendere, qualche occhiata al ponte della mulattiera che si incontra prima di Branzi e anche ai vari ponti di Branzi.

Il Ponte ex ferroviario di Lenna
Il Ponte ex ferroviario di Lenna

Non sfugge al controllo neanche il ponte che si incontra prima della chiesa di Valleve, subito scartato. Giunti al ponte che più ci interessa lo oltrepassiamo e si parcheggia e iniziamo un sopralluogo molto dettagliato, in un posto che concordiamo essere uno dei luoghi più freddi della Valle. Ripercorriamo a ritroso il ponte generando un certo stupore tra gli che salgono numerosi verso , la conformazione dei pendii ci rinfranca un pò sull'eventualità di essere sulla strada giusta, la vegetazione chiaramente non ci può essere di grande aiuto, qualche aiuto sembra venire dalla morfologia del terreno e delle rocce.

Ipotizziamo un rifacimento del ponte in anni successivi anche per non prolungare oltre il sopralluogo in questo freezer e decidiamo di andare a riscaldarci ed informarci dal Pierino della Sponda che sappiamo essere un profondo conoscitore storico della Valle, viste anche le riproduzioni presenti sulle pareti del suo ristorante. Incontriamo il Pierino sulla soglia del locale gli accenniamo dell'atroce dilemma e invece che prenderci per pazzi ci invita ad entrare nel locale e dopo esserci presi un caffè ristoratore gli spieghiamo la ricerca che stiamo compiendo e qui la nostra ipotesi crolla inderogabilmente, ” Quel ponte è stato costruito nel 30 e mai più modificato” sentenzia e scompare in locale attiguo per tornare anche lui con book del valore inestimabile in cui sono raccolte centinaia di cartoline storiche dell'alta Valle Brembana.

Dal Pierino della Sponda
Dal Pierino della Sponda

Al di là che pensavo che i book servissero alle veline per fare i casting, qui la cosa si fa buffa con il Gogis che sembra fare il verso ai bambini che facevano le raccolte di figurine Panini, dicendo : ce l'ho, ce l'ho, ce l'ho; solo che in quelle immagini è raccolta la storia della nostra Valle. Dopo aver lasciato una copia della foto con il ponte in questione al Pierino con la promessa di un suo interessamento ci avviamo verso Foppolo alla ricerca di aiuto da un'altro appassionato.

Arriviamo a Foppolo e il pullman di ricercatori si riversa nel bar edicola dell'Aurelio che quasi non crede ai suoi occhi : se fif in giro ?? E subito anche lui viene investito dell'annosa questione, anche lui scompare dietro il bancone e dopo aver frugato a lungo ne esce anche lui con un book di cartoline e foto altrettanto storiche. A questo punto mi sento inadeguato, penso che devo essere l'unico in valle che non ha una collezione di cartoline , faccio progetti di metterci una pezza in futuro ma vengo dissuaso perchè ormai non si trova più niente in giro, e penso al Pierino che sta ancora aspettando che gli restituiscano un centinaio di cartoline prestate ad un “amico”.

Il Ponte per Bordogna
Dall'esperto Aurelio di Foppolo

Ripartiamo non dopo aver messo a tacere i morsi della fame, e soprattutto quelli della sete ehehe, che cominciavano a farsi sentire. Al ritorno facciamo una piccola deviazione verso tanto per toglierci il dubbio anche sul ponte di che infatti è di tutt'altra fattura, ce ne torniamo a San Giovanni un pò sconfitti ma certamente non vinti.
Ci sarà una prossima puntata, se anche voi non siete rimasti insensibili al fascino del ponte perduto la prossima volta aggregatevi senza ripensamento. Difficilmente vi capiterà di poter frequentare un aula didattica all'aperto di tale interesse.

Claudio Locatelli pres. Orobie F@ns Club

FORUM DI DISCUSSIONE “ALLA RICERCA DEL PONTE PERDUTO”