Centraline idroelettriche, Ornica record con 7 richieste

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Ornica – E sono sette. Un record, probabilmente. Nella giungla delle richieste per realizzare centraline idroelettriche su piccoli e grandi corsi d’acqua in Bergamasca, svetta, considerando anche l’esiguità del reticolo idrico, il piccolissimo Ornica: una centralina è già in funzione da quasi dieci anni nel torrente sotto il paese, località Fusinette, e, grazie a una convenzione, porta nelle casse comunali circa 50-60 mila euro l’anno, «cosa che ci consente di fare il bilancio», dice il sindaco Gino Quarteroni; un’altra centralina è in corso di costruzione in Val Salmurano (sopra l’abitato) e dovrebbe entrare in funzione la prossima primavera, a opera di una società di Orio al Serio; quindi, da tempo, c’erano altre quattro richieste di realizzazione di impianti nella pregiatissima Valle Inferno (a cui il Comune ha dato parere negativo); ultima, in ordine cronologico, la settima richiesta di poco tempo fa, ancora per una centralina, a monte di quella in costruzione ora, quindi in Val Salmurano.

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Polentata e tradizione, a Ornica una giornata tra natura e cultura

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Polenta-Alta-Valle-Brembana34Ornica – Una giornata all’insegna della tradizione orobica e della vita contadina, tra natura ed eccellenze golose. L’appuntamento è domenica 24 agosto all’antico borgo di Ornica con una giornata d’altri tempi. In programma, alle 12.30, c’è il pranzo conviviale, a base di polenta: la regina della cucina bergamasca verrà preparata in tutte le sue vesti: con formaggio e salame, taragna, Schiscöl, con fiurì o con dolce cioccolato. Ad allietare i partecipanti saranno gli stornelli popolari del gruppo folk “Alegher” di Dossena. Nel corso della giornata, poi, Ornica mostrerà molte delle sue unicità ai visitatori con la possibilità di osservare: mostra dell’artigianato locale nella sala comunale, ecomuseo di Ornica, chiesa parrocchiale di sant’Ambrogio vescovo con gli affreschi quattrocenteschi di Angelo Baschenis, il Polittico della scuola di Cima da Conegliano e il seicentesco Santuario della Madonna del Frassino, ai piedi della Valle d’Inferno.

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Dai piccioni agli smartphone, Ornica rivive la comunicazione

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Ornica – Dai segnali di fumo fino agli sms in digitale, passando per i piccioni, la radio galena, l’alfabeto morse, telegrafi e telefoni. Domenica il piccolo borgo di Ornica diventerà una piccola capitale della comunicazione, raccontata in tutte le sue forme e la sua storia millenaria, appunto dai piccioni viaggiatori capaci di orientarsi e trovare la propria colombaia lontana centinaia di chilometri, alle ultime postazioni contemporanee, con facebook, mms e WhatsApp. L’idea della prima festa-raduno dedicata alla storia della comunicazione è dei radioamatori, con la cooperativa «Donne di montagna» e l’albergo diffuso di Ornica.

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Quarteroni: un caffè e di nuovo al lavoro con i suoi apprendisti

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SONY DSCOrnica – «Proseguiamo. Come se non fosse successo nulla: stasera ci troveremo come giunta, andremo a bere il caffè per festeggiare e poi la prossima settimana il Consiglio comunale». È soddisfatto Gino Quarteroni: ha appena guadagnato altri 5 anni alla guida di uno dei più piccoli comuni della Valle Brembana e si prepara a «formare» due nuove leve, molto giovani, due ventenni. «La composizione della nuova tipologia di Consiglio prevede solo 10 componenti, ne abbiamo lasciate due quindi e altre due sono state rimpiazzate da questi giovani che speriamo di far appassionare alla gestione della “cosa pubblica”. Le elezioni sono andate bene, sono stato contento della riconferma e della fiducia che gli abitanti di Ornica hanno accordato a chi da anni si impegna per il paese. Continueremo ad avere attenzione alla persona, ai servizi, avendo come priorità la collaborazione con la Comunità montana per l’unione dei servizi e delle funzioni. Gli obiettivi sono una riduzione delle spese e una maggior efficienza, e inoltre il mantenimento delle particolari economie create in questi anni e che permettono a Ornica di sopravvivere».

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