Scialpinisti senza regole – Sanzioni irrisorie e manca una legge

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Scialpinisti liberi di andare dove vogliono, a meno che sia espressamente vietato o provochino slavine. Perché una legge che disciplini le regole di questo sport, di fatto, non c’è. Carenza legislativa da una parte e sanzioni irrisorie (massimo di 50 euro) per chi, munito di skipass fa, invece, fuori pista, sono forse i motivi principali per cui fare prevenzione in questo campo pare molto difficile. A sostenerlo è Bruno Paternoster, comandante del Corpo forestale di Piazza Brembana, competente anche sulle montagne di Bremboski, dove domenica scorsa si è staccata l’ennesima valanga che ha poi travolto uno scialpinista 35 enne di Ponte San Pietro, poi denunciato dai carabinieri di Branzi per aver provocato la slavina.

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Foppolo: travonto dalla valanga, si salva e viene denunciato

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Si è salvato per miracolo: travolto da una slavina da lui stesso provocata, lo scialpinista, 35 anni di Ponte San Pietro, è riuscito a liberarsi da solo e a chiamare aiuto. Ma quando sono arrivati i soccorritori (compresi i carabinieri) il giovane è stato denunciato per aver provocato la valanga. E la sanzione presa sabato in Valtellina non è bastata a uno snowboarder milanese di 72 anni per tenerlo lontano dai fuoripista: ieri ha rimesso la tavola sulla neve fresca ed è finito sotto una valanga. Ora è in coma agli Ospedali Riuniti dove venerdì sera è morto il rifugista bresciano di 25 anni rimasto per due ore sotto la neve durante una “passeggiata” in motoslitta. IL 35enne denunciato è stato soccorso ieri alle 7.15 a circa 2.100 metri di quota, sul percorso che collega il rifugio Montebello e il lago Moro, sopra Foppolo.

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Provoca una valanga e si salva ma i carabinieri lo denunciano

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Se l’è cavata con un grande spavento, ma per sua fortuna è riuscitoa salvarsi senza neppure un graffio. La brutta sorpresa è arrivata quando già i soccorritori lo avevano portato lontano dalla valanga. Un operaio di Ponte San Pietro è stato denunciato a piede libero per aver provocato, ieri a Foppolo, la slavina che ha rischiato di ucciderlo.

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Ipotermia, morto lo scialpinista travolto dalla slavina

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Val Serina – Troppo gravi le condizioni di Stefano Mangili, 45enne di Città Alta. Il Cai contro il giro di vite del governo. Non ce l’ha fatta Stefano Mangili, 45enne di Città Alta, lo scialpinista che era stato travolto domenica scorsa da una slavina in Val Serina e in grave ipotermia. L’uomo, deceduto nella notte, era ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica del San Gerardo. Sul versante bellunese sono invece stati indagati per il reato di valanga colposa le due persone sopravvissute su un pendio di Cimon di Palatina, in località Alpago a causa del quale ha perso la vita Riccardo Quaroni, scialpinista di Arzene (Pordenone) di 50 anni.

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