Vandali danneggiano affresco a Vedeseta

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Vedeseta – Vandali in azione alla santella posta in località Lavina di Vedeseta, lungo la strada provinciale per Peghera. Ignoti, nei giorni scorsi, hanno staccato l’affresco raffigurante San Giovanni Gualberto, patrono dei boscaioli e del Corpo Forestale.

«Il distacco del dipinto – spiega Gianluigi Busetti, presidente dell’associazione “Amici della Lavina” – non è avvenuto per l’umidità. L’autrice dell’affresco e un esperto, infatti, hanno concordemente affermato che il dipinto non si è staccato da solo ma è stato tolto da ignoti.

Un piccolo pezzo sulla volta era sceso e il silicone che lo teneva unito al muro, staccato forzatamente, ha fatto cadere anche parte dell’intonaco retrostante. Non sono stati, quindi, un’infiltrazione di umidità o del materiale non adatto a farlo staccare, perché i risultati sarebbero stati molto diversi». Il dipinto è stato riparato gratuitamente dall’autrice Claudia Gamba.

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Portate variabili e rocce, Brembo pericoloso

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Portate variabili, con la possibilità che il livello d’acqua si alzi improvvisamente; e poi la presenza di conglomerati di sabbia, rocce bucate che creano una sorta di effetto risucchio. Da cui poi è difficile riemergere. Il Brembo, e con lui gli altri fiumi bergamaschi, sono pericolosi. E chi li conosce, come l’ex Genio civile o i canoisti che li percorrono, mettono in guardia quanti si gettano nelle loro acque. Soprattutto ora che, con l’arrivo del caldo, si cerca refrigerio lungo le rive dei fiumi.

«Sbalzi repentini»
«I nostri fiumi – spiega Claudio Merati, dirigente della Sede territoriale di Bergamo della Regione Lombardia (ex Genio civile) – hanno tutti carattere torrentizio. Presentano sbalzi di livello d’acqua molto repentini: ci sono sbarramenti e affluenti che possono variare la portata improvvisamente mettendo in difficoltà quanti in quel momento si trovano nel letto del fiume. Rilasci d’acqua ma anche temporali improvvisi lungo gli affluenti possono variare velocemente il livello e creare situazioni di pericolo».

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Cusio, allarme slavina strada ripulita e sotto controllo

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Una slavina è scesa la notte tra sabato e domenica di Pasqua sulla strada che porta da Cusio ai Piani del Monte Avaro in alta Valle Brembana. Si tratta di una slavina di piccole dimensioni: un fronte di 18 metri per un’altezza di tre metri e mezzo. La slavina è stata rapidamente rimossa con l’impiego dei mezzi e al mattino di domenica, verso le 10, la strada è stata riaperta.

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Provocano una valanga si salvano e scappano

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Hanno provocato una valanga, sono riusciti a salvarsi e poi sono scappati, temendo di essere colpiti da una denuncia. È successo ieri mattina poco dopo le 11 a Foppolo nella stessa zona in cui domenica scorsa uno scialpinista di Ponte San Pietro aveva scatenato una slavina. Dopo essere uscito incolume dalla neve, era stato denunciato a piede libero dai carabinieri di Branzi.

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