Cassiglio: L’ostello riapre grazie a un cuoco di Dalmine

Senza categoria Non commentato »

Cassiglio –  Aprirà le porte sabato la casa per ferie «Ostello di Cassiglio», in alta Valle Brembana, di proprietà comunale, ma gestita da privati. Chiuso da sei mesi, l’ostello sarà gestito da un giovane cuoco di Dalmine. Si tratta di Mauro Locatelli, 27 anni, che, aiutato dalla fidanzata Cristina Bolotova, ventenne di origine russa, sarà in possesso delle chiavi della struttura per i prossimi sei anni (come previsto dal contratto con l’Amministrazione comunale). La montagna, e la Valle Brembana in particolare, non è un ambiente per lui nuovo: è stata spesso meta di escursioni e di giornate sugli sci, in particolare la zona dei Piani di Bobbio. «Da una cugina che ha una casa a Cassiglio ho saputo dell’intenzione di trovare una nuova gestione per l’ostello – racconta –.

CONTINUA ARTICOLO »

Sulle acque Bracca l’etichetta con Ceresa

Senza categoria Non commentato »

Bracca – Otto milioni di bottiglie d’acque con un’etichetta personalizzata, ispirata al genio di Carlo Ceresa. È questo il modo scelto dal Gruppo Bracca, azienda bergamasca che produce acque minerali, per rendere omaggio al più importante artista bergamasco del Seicento e all’itinerario artistico in suo onore, allestito al Museo Bernareggi e alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Un’etichetta studiata appositamente per questo grande evento, che porterà il fascino dell’arte pittorica del maestro bergamasco in tutta Italia e in altre parti del mondo come Svizzera, Germania, Canada ed estremo oriente, aree dove si concentra l’attività export del gruppo Bracca. L’etichetta riporta i dettagli della mostra, come le sedi, la durata e la pagina web di riferimento, riprendendo l’immagine coordinata dell’evento.

CONTINUA ARTICOLO »

Roncobello – Rischio inquinamento, obbligo di bollire l’acqua

Senza categoria Non commentato »

Roncobello – Bollire l’acqua prima di farne uso alimentare per almeno 15 minuti. L’ordinanza è del sindaco di Roncobello Andrea Milesi e riguarda gli abitanti delle frazioni di Baresi e Bordogna (un centinaio). Provvedimento che arriva a seguito dell’emergenza idrica in corso da alcuni giorni. Il gelo sembra avere concesso una tregua ma persiste la siccità e i bacini faticano a riempirsi. «Ho verificato di persona la situazione – dice il sindaco Andrea Milesi –. Tanta acqua entra nei bacini e tanta ne esce. Anche di notte. I bacini non riescono a riempirsi. E, in quota, nella zona di Mezzeno (dove si trova la sorgente principale, ndr) non ci sono più di 20-30 centimetri di neve. Questo, purtroppo, ci mette in condizioni di rischio anche per la primavera». Oltre all’assenza di pioggia sembra essere l’abitudine a lasciare aperti i rubinetti a creare problemi.

CONTINUA ARTICOLO »

Le più antiche sculture della Valle Brembana

_Culture e Tradizioni 2 Commenti »

Alcuni dei manufatti che si descriveranno in questo scritto sono già apparsi anni fa sul bimestrale Zogno Notizie in occasione dei loro ritrovamenti. Tuttavia poiché il loro rinvenimento è stato abbastanza diluito nel tempo e poiché spesso avveniva poco prima che la rivista andasse in stampa, oltre all’annuncio della scoperta non c’è mai stata la possibilità di pubblicare il risultato di indagini e di confronti con manufatti simili di territori vicini a quello brembano per cui non è mai stato possibile evidenziare la sostanziale unitarietà di contesto, di stile di fattura e di notevole antichità che li caratterizzano. Questa analisi si è resa possibile invece nell’ultimo lasso di tempo ed è parso interessante riportarne i risultati per apprezzare e comprendere meglio il significato e la funzione di queste opere. Da tempo immemorabile esistono sul sagrato della chiesa parrocchiale di Zogno due facce scolpite, in gergo locale chiamate maschere, che fanno da sostegno a due panchine di pietra: una è conservata piuttosto bene, l’altra è alquanto danneggiata nel naso. Una terza faccia in buono stato fu rinvenuta durante i lavori di ristrutturazione del sagrato sotto la guida dell’ex parroco di Zogno don Giulio Gabanelli nel 1972 e collocata ora nel Museo di S. Lorenzo di questo paese. I lineamenti dei tre visi, assai allungati e identici sono abbozzati in maniera essenziale per non dire schematica.

CONTINUA ARTICOLO »