Ferie politically correct: in montagna assieme ai profughi
Camerata Cornello Articolo letto da 2.131 utenti - Pubblicato il 13 Luglio 2011L'invito da un ostello che sta ospitando rifugiati: «Turisti, condividete il loro dramma. Venite a fare un giro in valle brembana». Un invito normale in piena stagione turistica. Ma all'Ostello dei tasso di Camerata Cornello, piccola ma deliziosa località che diede i natali alla famiglia che inventò i primi corrieri postali, la porta spalancata a chi viene da fuori ha un doppio significato. Specie da quando sono arrivati 21 profughi dalla Libia. Molti in paese hanno storto il naso di fronte a quelle facce nere di ragazzi originari della Nigeria, del Ghana, della Costa d'Avorio. Qualcuno ha fatto chiaramente capire ai gestori della piccola struttura alberghiera che hanno sbagliato ad ospitarli. Tra questi anche il sindaco Gianfranco Lazzarini, anche se pubblicamente non ha chiarito la sua posizione. Ma dall'Ostello, dove in questi giorni il cuoco si destreggia tra casoncelli e cous cous, non arretrano ed anzi rilanciano.
In una lettera aperta i rappresentanti della cooperativa che gestisce la struttura scrivono: «Venite a trovarci. Dimostriamo che l'accoglienza ai profughi e lo svolgimento delle attività di ristorazione sono completamente compatibili». L'appello mira senz'altro ad attirare, o a non far scappare, i clienti. Ma ci sono anche motivazioni più profonde, politicamente non condivise da tutti. «Trascorrerete un po' di tempo con i nostri ospiti migranti facendovi raccontare come si viveva da lavoratori neri in Libia, cosa succede quando passi il Mediterraneo su un barcone, cosa ti aspetta quando arrivi in Italia». E poi arriva l'affondo: «Forse contribuirai a far cambiare opinione a coloro che sul territorio vorrebbero «scacciare» i nostri fratelli migranti».
Sono parole che non entusiasmano il presidente della Provincia di Bergamo, il leghista ettore pirovano: «Ospitare i profughi negli alberghi deve essere una soluzione transitoria, non può essere la normalità. Anche perché se restano più di sei mesi poi devono essere presi in carico dai Comuni. Con il rischio, che è una certezza, di non riuscire più a fornire i servizi alla nostra gente». Sul tema dell'accoglienza l'esponente del Carroccio ha da tempo una posizione chiara. «Nella Bergamasca rappresentano più del 12 per cento. Non possiamo farcene ulteriormente carico». Diversa l'opinione della Caritas provinciale che ad oggi ha ospitato, in diverse strutture, circa 500 profughi. Il direttore don Claudio Visconti ha anche invitato i Comuni a mettere a disposizione alloggi liberi. Di sicuro non ha fatto breccia nell'Amministrazione di Camerata Cornello (proprietaria dell'Ostello dei Tasso). Ma Pirovano difende il sindaco Lazzarini: «Sarà spaventato. Qui non si sa dove si va a finire se non mettiamo uno stop».
Cesare Zapperi – Il Corriere della sera
Alberghi, Ristoranti e Appartamenti – Fotografie Camerata Cornello – Escursioni – Manifestazioni – Cartoline antiche – Il Borgo del Cornello dei Tasso – Il Borgo del Bretto – Museo dei Tasso
4 Risposta a “Ferie politically correct: in montagna assieme ai profughi”
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Inserito il 14 Luglio 2011 alle ore 20:50 GMT+0100
Date il buon esempio per primi visto che li ospitate, e dategli lavoro all’ostello, i ragazzi sono seduti tutto il giorno sui gradini. che botep
Inserito il 15 Luglio 2011 alle ore 13:21 GMT+0100
I richiedenti asilo non possono svolgere attività lavorative, fino all’esito positivo della loro domanda, oppure trascorsi 6 mesi dalla richiesta. In questo periodo, oltre alle attività previste (insegnamento dell’italiano, etc.) non possono essere adibiti a mansioni che esulino dalla normale ed essenziale gestione degli spazi nei quali sono ospitati. E’ in fase di approfondimento una modalità di coinvolgimento di queste persone in attività socialmente utili che, se possibile, si potrà attivare in una seconda fase.
Inserito il 15 Luglio 2011 alle ore 20:04 GMT+0100
….e noi, piccoli artigiani,piccoli commercianti,operai comuni,pensionati vari, paghiamo tasse, balzelli sulla benzina,e aumenti sui viveri….anche x mantenere tutta questa “povera gente”..? Mi chiedo allora.: lo dobbiamo diventare noi poveri x riempire la “pancia” a tutti questi signori:?
Perchè non li mandano Tutti in quello stati (in italia) che è fra i più ricchi al mondo.? Lì vivrebbero molto più dignitosamente che a camerata cornello,e perchè no….è probabile che “laggiù” a qualcuno fra i tanti, diminuirebbe pure la circonferenza del giro vita,a vantaggio della loro salute…e della nostra naturalmente… In bcca al lupo dunque…
Inserito il 16 Luglio 2011 alle ore 09:09 GMT+0100
corsi di formazione professionale possono farli….come si mantiene una pista ciclabile…come si mantiene un ostello…come si puliscono i pannelli solari…ce ne sono di possibilità per fare formazione professionale…