Accorpamento dei Comuni, No da 24 sindaci della Valle Brembana
Senza categoria Articolo letto da 1.158 utenti - Pubblicato il 8 Settembre 2011Valle Brembana – Un coro di no all'articolo del decreto legge del governo che prevede l'accorpamento dei piccoli Comuni. È quello che giunge dai sindaci della Valle Brembana, che l'altra sera si sono ritrovati nella sede della comunità montana a piazza brembana. All'assemblea è stato infatti presentato un documento approvato all'unanimità dei 24 sindaci presenti. Assenti gli amministratori di Blello, Branzi, brembilla, Cornalba, Costa Serina, Gerosa, lenna, Mezzoldo, Moio de' calvi, oltre il colle, Piazzatorre, Serina, valleve e Zogno.
Il documento, che invita alla tempestiva approvazione dello stesso da parte dei Consigli comunali, è stato scritto a quattro paia di mani. A redigerlo quattro dei cinque capigruppo della Comunità montana: Bruno Cimarra, sindaco di Algua (Gruppo misto), Carmelo Goglio vicesindaco di Olmo al Brembo (Insieme per la valle), Gianfranco Lazzarini (Pdl) sindaco di Camerata Cornello e Franco Zani (Indipendenti) vicesindaco di Dossena. Assente Michele Villarboito (Lega).
«I piccoli Comuni non possono essere cancellati improvvisando una norma in un decreto legge», è in sintesi il pensiero degli amministratori che hanno preso la parola prima dell'approvazione all'unanimità del documento. Goglio, che ha presentato il documento, ha sottolineato l'assenza totale dei sindaci del Carroccio: «Si propongono come paladini dell'identità del territorio e questa poteva essere un'opportunità per dimostrarlo, ma pare che alla Lega non interessi». «Dobbiamo uscire da questo pantano», è stata l'esortazione, mentre Vittorio milesi (di San pellegrino) ha espresso indignazione e offesa perché «è ridicolo chiamare “poltrona” il ruolo di chi fa politica gratuitamente» e «certe scelte mettono in gioco le sorti della democrazia, senza avere rispetto del nostro ruolo di amministratori ma soprattutto dei nostri cittadini». Per Lazzarini «si potrebbe semmai pensare al dimagrimento delle Province e di certi assessorati». Piero Busi (Valtorta) ha parlato invece di «gente incompetente, spregiudicata e senza intelligenza perché togliere i Comuni significa tagliare i rapporti umani». Al termine degli interventi ha preso la parola il presidente Aberto Mazzoleni: «Quello che approviamo è un documento che ci vede uniti nel manifestare prima di tutto i diritti dei nostri cittadini».
I sindaci sottolineano nel documento che il risparmio esiste già grazie ai servizi in forma associata attraverso le unioni e le convezioni tra i Comuni. Il documento in queste settimane sarà presentato per l'approvazione nei Consigli comunali. Nel testo, quindi, i sindaci chiedono che i tagli vengano eliminati e si rivolgono anche ai parlamentari bergamaschi e lombardi perché «si impegnino affinché la proposta contenuta nell'articolo 16 sia respinta».
eleonora Arizzi – L'Eco di Bergamo
4 Risposta a “Accorpamento dei Comuni, No da 24 sindaci della Valle Brembana”
Scrivi il tuo Commento
You must be logged in to post a comment.
Inserito il 9 Settembre 2011 alle ore 10:49 GMT+0100
E te pareva …….
Qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai a Zogno, paese di quasi 10.000 abitanti, che riunisce tante “frazioni” (alcune arrivano quasi fino a 1000 abitanti) e che ha una delle estensioni territoriali piu vaste della valle, l’amministrazione pubblica va bene tanto che il paese s’è guadagnato il decimo posto nella graduatoria che classifica il iivello di benessere dei cittadini?
Zogno è l’esempio lampante che l’unione fa la froza a vanteggio dei citatdini…
Tutto il resto sono solo chiacchiere..
Meditino pure i nostri Sindaci …….
Inserito il 9 Settembre 2011 alle ore 13:54 GMT+0100
Quoto 100% il Sig. Silvano
Inserito il 9 Settembre 2011 alle ore 14:19 GMT+0100
RIdicolo che tutti voglaino tenersi la poltrona. Non guadagneranno direttamente, ma il sindaco e assessori possono sempre fare scelte su cui possono direttamente guadagnare o far guadagnare, capisco che vogliano tenersi la poltrona. Avanti così e arriveremo allo sfascio totale.
Inserito il 10 Settembre 2011 alle ore 00:13 GMT+0100
In valle Seriana hanno giá iniziato a cercare accordi e intese per unire i servizi mentre qui si perde tempo con protocolli di protesta. Bisogna pensare al sodo. Stiamo prendendo il vizio delle interpellanze.