Bracca, il Comune cerca nuovo gestore per fonte e albergo

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Bracca – «Aaa» cercasi gestore per l’albergo centenario della fonte Bracca. L’avviso arriva dall’amministrazione comunale, proprietaria dell’hotel, chiuso ormai da oltre un anno e posto lungo la strada provinciale della Valle Serina, nei pressi della storica sorgente. L’obiettivo non è solo quello di riaprire ai turisti albergo e ristorante ma anche di riproporre, come anticamente, la cura idropinica, tramite l’accesso alla fonte termale. Nella secolare storia della fonte Bracca – l’acqua, dopo la vicina San Pellegrino, più conosciuta della Bergamasca – le cure termali durarono poco, probabilmente solo qualche decennio all’inizio del secolo scorso. E a testimoniare quell’epoca, lungo la strada provinciale degli Orridi della Val Serina, c’è ancora lo storico padiglione della fonte per la cura (disegnato dall’architetto Luigi Angelini), restaurato recentemente ma ormai solo archeologiatermale.

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La carovana della Via Mercatorum, il primo spot? Sono i suoi abitanti

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mercatorumMa chi l’ha detto che i bergamaschi sono inospitali? Da Nembro a Oneta è bastato il tam tam dell’arrivo dei «novelli viandanti » per scatenare una gara d’accoglienza. Nella valletta del Budro, quel cameo di natura che sale verso il passo della Crocetta, tra Serina e Dossena, c’era il Giacomo «Pì d’Albì» a dare il benvenuto. Di buona lena, ha preso l’acqua dalla fonte e ha aspettato che il gruppo arrivasse per «mettere su» il tè per tutti nel suo cascinale. E lì ha raccontato la sua storia: «Qui, proprio qui, si doveva costruire una strada carrabile. Ma avrebbe “coperto” il tracciato della Via Mercatorum. E allora ho detto: prendete questo pezzo del mio terreno, ma non toccate la Via Mercatorum». E così è stato. A Grumo, frazione di San Pietro d’Orzio, invece, ci ha pensato una gentile abitante a schiudere i tesori custoditi dalla chiesetta dedicata ai Santi Giacomo e Filippo. «Quando siamo arrivati, ci aspettava sul sagrato con le chiavi, senza che l’avessimo avvisata». Così come a Serina un giovane neolaureato ha fatto da Cicerone tra le opere d’arte di Palma il Vecchio. E diversi amministratorihanno portato il loro saluto. «Con la fascia Tricolore, e noi con gli zaini e gli scarponi».

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Val Brembana: Superpresidi per il valzer dei dirigenti

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Valle Brembana – Cambio ai vertici delle scuole in Valle Brembana con la nomina di nuovi dirigenti scolastici. All’istituto comprensivo di Serina è stato nominato Vincenzo Basile, mentre a guidare l’istituto superiore alberghiero di San Pellegrino Terme è Franco Bonzi. Basile, di Piazzatorre e da vent’anni dirigente scolastico all’Istituto comprensivo di Valnegra, rimane alla guida dei quindici plessi scolastici dell’alta Valle Brembana e da quest’anno scolastico ha assunto il ruolo di reggente nei sei plessi della Val Serina. «La realtà dell’alta Valle è complessa – dice Basile –, perché le scuole sono distribuite su tutto il territorio e bisogna gestire i contatti con i venti Comuni della zona, però sono qui da decenni e siamo ben organizzati.

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Dalla fiera di Branzi dieci tour sui formaggi

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Branzi – Dieci itinerari turistici ispirati ai Formaggi principi delle Orobie: Formai de mut, Bitto storico, Branzi Ftb, Strachitunt Valtaleggio, Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica. I tour saranno presentati, domenica alle 10,30, nell’ambito della nona Fiera di San Matteo, rassegna di cultura, turismo ed enogastronomia in programma da domani a Branzi, patria del formaggio omonimo. L’idea che si vuole far passare è che la valle non è solo sci invernale o trekking estivo, ma può offrire tanto in ogni stagione». Ecco gli itinerari: «Storia, sapori e relax tra Carona, Branzi e Roncobello» (con due proposte diversificate, estiva o invernale), la «Valle Brembana occidentale » da Valtorta alla Valle di Mezzoldo (estiva e invernale), quindi la «Patria del Taleggio, delle poste e di Arlecchino», a Lenna, in agriwellness per il «Benessere alla maniera del contadino» e alla scoperta della cultura rurale, San Pellegrino con il liberty e l’agriturismo a Sedrina per lo Stracchino all’antica, Zogno con le grotte e il tartufo nero di Bracca, la Val Serina con la visita a un’azienda agricola e, infine, l’albergo diffuso di Ornica e la Val d’Inferno. Si tratta di itinerari di due giorni (un pernottamento) con prezzi dai 75 ai 180 euro circa che saranno acquistabili a breve sempre tramite la Fiera di San Matteo. E se vetrina della valle vogliono essere gli itinerari, altrettanto farà da domani a domenica la fiera di Branzi.

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