Foppolo: Valanga sulla pista, tanta paura ma nessun danno

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valanga-foppoloFoppolo – Mancano pochi minuti alle 16, un forte rumore attira l’attenzione di sciatori e gestori degli impianti di risalita: una valanga di medie dimensioni si distaccata dal monte Valgussera e si riversa sulla pista che collega Carona con Foppolo. La macchina dei soccorsi si mette subito in moto: la speranza è quella che la valanga non abbia coinvolto nessuno, mentre si alza in volo l’elicottero del 118. Subito si rincorrono alcune voci: chi parla di un ferito lieve, poi di più feriti sempre lievi. Alle 17,15, dopo una perlustrazione puntigliosa da parte dei tecnici della Bremboski e dei volontari del Soccorso alpino, si può tirare un respiro di sollievo: la valanga non ha coinvolto nessuno, pochi anche i danni, nonostante la quantità della massa di neve. «È la montagna con le sue bellezze e i suoi rischi – dice Andrea Bosco, responsabile comunicazione Bremboski –.

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Neve di primavera, allarme valanghe

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Orobie – L’inverno finisce sul calendario, ma non in montagna. Regola forse banale ma aurea. Perché troppo spesso c’è chi se la dimentica, avventurandosi là dove invece non si dovrebbe andare. Rischio valanghe. Di questo stiamo parlando. E se quest’anno, almeno finora, sulle Orobie bergamasche è andata bene, senza cioè incidenti di rilievo, non è proprio il caso di abbassare la guardia. Nevicate primaverili e rialzo delle temperature rappresentano infatti ulteriori variabili che vanno a inserirsi in un mosaico di per sé già articolato. A complicare il tutto una pratica – quella delle ciaspole – in costante aumento, ma molto spesso accompagnata da una scarsa attenzione per la sicurezza. Appassionati poco esperti «È vero – conferma Elia Ranza, dal primo gennaio delegato della VI orobica del Corpo nazionale di soccorso alpino – purtroppo gli appassionati delle racchette da neve sono spesso inesperti e privi delle conoscenze indispensabili ad affrontare un terreno tanto complesso.

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Valanghe e soccorsi nella neve, il 115 si addestra a San Simone

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soccorso-valangheSan Simone Ski – Una slavina è scesa dal pendio sopra una strada di montagna e una squadra di vigili del fuoco, dopo ore di lavoro, ha estratto da sotto la neve le persone travolte. Nessun dramma, nessuno è stato travolto dalla valanga: si è tratto semplicemente di una esercitazione di soccorso effettuata ieri dai vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo a San Simone di Valleve, in alta Valle Brembana. Ha spiegato in premessa Fabio Luiselli, che ne è stato coordinatore: «Siamo chiamati a intervenire in situazioni di pericolo o, peggio, di disgrazie di varie tipologie tra le quali anche le valanghe: si programmano queste esercitazioni per essere preparati a questi scenari. Nel caso specifico, abbiamo simulato una slavina che è scesa da un pendio soprastante una strada di montagna travolgendo alcune persone.

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Scomparso nei boschi, il team di Rai 3 cerca indizi

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Moio de’ Calvi – Una troupe di «Chi l’ha visto?», la popolare trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli e dedicata ai casi di persone scomparse o insoluti, ieri è arrivata in Alta Valle Brembana a caccia di indizi su Sergio Roccato, il milanese di 35 anni di cui si sono perse le tracce dal 2 settembre. Con loro anche i genitori dello scomparso e il Soccorso alpino. La sua auto era stata ritrovata martedì 4 settembre dai carabinieri di Piazza Brembana, ferma in un piazzale al bivio tra Lenna e Roncobello, in territorio di Moio de’ Calvi. Subito la grande macchina del soccorso si era messa in moto nel tentativo di ritrovare il giovane che era alla guida e che ancora risulta scomparso. Ora la famiglia di Sergio Roccato ha deciso di diffondere la fotografia e alcuni dettagli che potrebbero risultare utili alle ricerche o comunque per eventuali segnalazioni.

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