Grand Hotel, bando pronto, parte la corsa per i lavori

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grand-hotel2bisSan Pellegrino Terme – La corsa per avviare i lavori dello storico Grand Hotel di San Pellegrino è ufficialmente partita. Il Comune ha pubblicato la determina che annuncia il bando europeo (da settimana prossima) per l’assegnazione dei 18, 650 milioni di euro che consentiranno il parziale recupero del maestoso edificio liberty chiuso dal 1978. Pubblicazione che doveva avvenire per legge entro fine aprile (l’assegnazione dei fondi dal parte del governo è dello scorso 10 aprile), come stabilito nel decreto «Sblocca Italia» che ha finanziato l’intervento. Dalla pubblicazione del bando scatteranno poi i 60 giorni per la presentazione delle offerte (la base d’asta sarà di circa 14,3 milioni di euro, gli altri quattro sono spese tecniche, Iva e altro) al ribasso. Ma per il punteggio varranno anche proposte di miglioramento al progetto definitivo realizzato nel 2009 da un pool di architetti guidati da Marco De Vecchi di Bergamo.

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Casinò di San Pellegrino Terme, voglia di tornare ai vecchi fasti

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casinoSan Pellegrino Terme (Bergamo), 24 aprile 2015 – Mobilitare il territorio per scuotere gli immobilismi e le resistenze di Roma. Il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, non arretra di un passo e conferma senza mezzi termini la sua convinzione: «Ogni progetto di rilancio della nostra cittadina non può prescindere dalla riapertura dello storico Casinò. Rivogliamo la casa da gioco». Quella che, all’inizio del secolo scorso, fu partecipe dei fasti della località brembana, frequentata da regine e aristocratici provenienti da mezza Europa, e che chiuse definitivamente i battenti, dopo alterne vicende, nel lontano 1946: aveva funzionato per meno di 40 anni (l’inaugurazione era avvenuta nel 1907) ma, tra gli appassionati del genere della prima metà del Novecento, si era trasformato in un autentico ed irrinunciabile punto di riferimento. Merito, senz’altro, anche delle vestigia nel più classico e magnifico stile liberty, firmato dall’architetto Romolo Squadrelli, tuttora visibili nella loro originaria bellezza. Un punto di forza che rende ancor più determinato il primo cittadino a perseguire il suo (e non solo suo) ambizioso disegno.

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A San Pellegrino tutta la politica lombarda si riunisce per la riapertura del casinò

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San Pellegrino Terme – Domani alle 10 tutti la politica lombarda è stata chiamati a raccolta dal primo cittadino di San Pellegrino Terme Vittorio Millesi. L’obiettivo è ottenere l’inserimento della riapertura del Casinò di San Pellegrino Terme nel decreto attuativo della Delega Fiscale. Parlamentari, consiglieri regionali lomabardi, ma soprattutto bergamaschi, l’assessore regionale Claudia Terzi e i rappresenatanti della Comunità montana studieranno come fare in modo che la riapertura della casa da gioco rafforzi l’Accordo di Programma promosso dalla Regione Lombardia nel 2007 per il rilancio turistico-occupazionale non solo di San Pellegrino Terme, ma di tutta la Valle Brembana.

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Assessore al Territorio: Contraria ad apertura Casino’ San Pellegrino Terme

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Casino-San-Pellegrino-Terme4San Pellegrino Terme – Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, si dice contraria all’apertura di nuovi Casinò in Italia. Tema questo di cui si discute amche in merito alla possibilità che l’articolo 14 della Delega Fiscale possa comprenderne la regolamentazione. Sul piatto c’è anche l’apertura del Casinò di San Pellegrino Terme, appoggiata da molti parlamentari leghisti e di centrodestra. “È passata una mozione in regione a favore dell’apertura del casinò di San Pellegrino Terme. Ma io personalmente ritengo che già oggi i lombardi abbiano mille possibilità per giocare”, spiega al VELINO. “Abbiamo slot machine ovunque e non è un caso se siamo intervenuti come regione con una legge molto severa per aiutare quei cittadini che sono malati di ludopatia”. Secondo l’assessore lombardo “ogni occasione per giocare, anche lecitamente, è da evitare. Mi è chiaro – precisa – come nei casinò ci siano molte più regole di quante non ci siano nei bar e nei locali dove si gioca con le slot machine. Ma dato che si gioca comunque troppo e in troppi posti, non vedo l’esigenza di aprire nuovi casinò”.

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