Tempo di boröle, torna a Bracca la sagra regina

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 Valle Brembana – Tempo di castagne in Valle Brembana con tanti appuntamenti oggi e domani. Il clou sarà a Bracca, per la 46ª edizione della «Festa delle castagne». Oggi, alle 16, il via alla sagra. Alle 18,30 apertura del servizio cucina e alle 22 spettacolo pirotecnico. La serata sarà accompagnata anche dalla musica e dalle danze. Domani servizio cucina e castagne dalle 11,30. Alle 16 ci sarà la gara tra i taglialegna mentre alle 17,15 si disputerà la gara di ascesa al palo della cuccagna. Domani sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica «Storia degli alpini di Bracca» e saranno presenti bancarelle di prodotti artigianali. Sempre domani sarà attivo il bus navetta. Domani castagnata anche a Pusdosso di Isola di Fondra. La festa si terrà con qualsiasi condizione meteo e il copione sarà quello di sempre: pranzo a base di patate, salamelle e formaggio, quindi le castagne arrostite e, prima della Messa, l’estrazione della sottoscrizione a premi. La contrada è raggiungibile solo a piedi, ma sarà garantito un servizio navetta per il trasporto fino all’ultima contrada, che si trova a 10 minuti di cammino da Pusdosso.

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Lungo la Via Prìula, fino a Coira

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“Ho fatto tagliare la strada del sasso vivo di cinque braccia per lo meno, dove mi è convenuto passar per lunghezza; e per il resto delli 36 miglia che da Bergamo alla colma della montagna e confine di Valtellina ella cammina, secondo i siti e la comodità dei terreni, di molto maggiore e più conveniente larghezza…» scriveva nel 1593 Alvise Priuli, podestà di Bergamo. La prima parte del viaggio si snoda da un ambito cittadino, ricco di beni culturali, fino agli ampi panorami di un valico alpino. La conformazione del territorio ha imposto la sovrapposizione dei tracciati, da quelli locali per la transumanza, preesistenti alla via cinquecentesca, fino a quelli moderni. Si può dire che il percorso sia diviso in due parti, distinte per proprie caratteristiche e rivolte ad un diverso tipo di turismo culturale.

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Ubiale Clanezzo in festa tra lirica e i Nomadi

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Ubiale Clanezzo – La parrocchia di Ubiale festeggerà il patrono San Bartolomeo con otto giorni di iniziative tra celebrazioni, concerti, tombolate, cabaret e possibilità di pranzare insieme. Il via della «Sagra di San Bartolomeo» da oggi, con la Messa solenne delle 10,30, alle 12,30 il pranzo comunitario (al costo di 13 euro, da prenotare in sacrestia o in casa parrocchiale). La processione è fissata per le 17, alle 21 il concerto della banda musicale di Santa Cecilia di Marone (Brescia). Le iniziative proseguono fino al 2 settembre. Domani alle 21 le «Grandi arie della lirica», rappresentazione in costume, martedì alle 21 commedia dialettale proposta dalla compagnia di Costa Imagna. Mercoledì sera la tombolata di San Bartolomeo: primo premio una crociera per due.

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Il fiordo di Clanezzo, Museo a cielo aperto

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Clanezzo – Il nobile Unguerrando cacciò i brembillesi. La contesa tra guelfi e ghibellini e la pacificazione sancita dall’intervento della Repubblica di Venezia. Alle porte di Bergamo c’è un angolo dimenticato, che sarebbe piaciuto ai viaggiatori del pictoresque travel . La forra di un torrente, un antico ponte di pietra sopra uno specchio di acque verdi, i resti dell’antica dogana veneta. Ancora oggi, chi lascia la provinciale della Valle Imagna per immergersi nel microcosmo di Ubiale Clanezzo, si ritrova a fare un repentino tuffo nel passato. Oltrepassato il ponte moderno, costruito dai Conti Roncalli nel 1925, l’abitato di Clanezzo si annuncia con l’antico castello. Nel Basso Medioevo la guerra fratricida tra i guelfi della Valle Imagna e i ghibellini della Val Brembilla vide distinguersi per violenza e ferocia il ghibellino Unguerrando Dalmasano, signore del castello di Clanezzo, che, si racconta, «scendea ruinoso con le sue masnade come irreparabile torrente, recando incendio e ruina or in questa or in quella terra nemica. E solo per la gioia di depredare i guelfi quell’anima feroce diguazzava».

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