Il 70° dell’eccidio, Ragazzi, tenetevi stretta la libertà

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Martiri-di-Cantiglio2San Giovanni Bianco -ò «Ragazzi, tenetevi stretta la libertà». Giuseppe Giupponi, nome da partigiano «Fuì», si rivolge agli studenti delle scuole medie e del Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco. Ricorda i suoi compagni partigiani con cui condivise la lotta sui monti della Valle Brembana. L’occasione è la celebrazione del 70° anniversario dell’eccidio di Cantiglio, in Val Taleggio, dove nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 1943, ebbe luogo uno dei primi rastrellamenti nazifascisti nella nostra provincia. La banda partigiana che si stava organizzando a Cantiglio venne sorpresa. Furono uccisi tre partigiani: Giorgio Issel, ebreo, imparentato con la famiglia Cima di San Giovanni Bianco, il sangiovannese Evaristo Galizzi e il pilota dell’aviazione francese Marcel Jabin.

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Uccisi dai fascisti a Cantiglio, mostra e musica per ricordare

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San Giovanni Bianco – Settant’anni fa, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 1943, ebbe luogo uno dei primi rastrellamenti nazifascisti nella nostra provincia. La banda partigiana che si stava organizzando a Cantiglio, tra la Valle Taleggio e San Giovanni Bianco, venne sorpresa e messa fuori combattimento dagli assalitori. L’agguato fu compiuto da una cinquantina di SS tedesche e da un centinaio di militi fascisti che presero d’assalto Cantiglio da tre direzioni diverse. Sorpresi con le armi inpugno furono uccisi tre partigiani: Giorgio Issel, ebreo, imparentato con la famiglia Cima di San Giovanni Bianco, il sangiovannese Evaristo Galizzi e il pilota dell’aviazione francese Marcel Jabin.

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San Giovanni Bianco ok, Osio Sopra sorpassato

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CalcioIl San Giovanni Bianco – riporta sulla terra la «matricola terribile» e in rimonta vola in vetta alla classifica; l’operazione sorpasso si materializza nella ripresa, quando non riesce all’Osio Sopra di calare il poker di vittorie consecutive nonostante il vantaggio maturato nel primo tempo, vedendosi scavalcare dagli ospiti usciti alla distanza e ieri apparsi più completi nei singoli e nell’organizzazione espressa. Eppure, come già accennato, sono stati i padroni di casa a iniziare di slancio la contesa sulle ali dell’entusiasmo dei recenti successi: giusto il tempo di studiarsi e dopo otto minuti Maggioni trova il fondo e pesca al centro Mazzocchi che gira in fondo al sacco. L’Osio si chiude con ordine ed è sempre pronto a ripartire; il San Giovanni Bianco ricerca maggiormente il fraseggio ma senza fortuna per mezzora, da quando tuttavia cominciano a salire i ritmi e Manzoni è costretto agli straordinari tra il 34’ (botta di Milesi) e il 39’ (doppio tentativo di Stefano Locatelli).

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Silenzio da Asl e Bolognini, il nodo San Giovanni Bianco

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San Giovanni Bianco – Pur essendo, al momento, solo una bozza, ha innescato un acceso dibattito la proposta di riforma della sanità formulata dal presidente della commissione consiliare Fabio Rizzi (Lega). Tra le previsioni del lumbard, l’unione dell’Asl di Bergamo con quella di Brescia (che diventerebbe anche la sede delle due) e una diversa gestione delle aziende ospedaliere orobiche, con l’eliminazione di Seriate. In molti vogliono dire la loro su un tema tanto delicato, ma non i diretti interessati: «Preferirei non commentare », dice il direttore generale dell’Asl di Bergamo, Mara Azzi, mentre ancora più tranciante è il direttore generale del Bolognini, Amedeo Amadeo: «Adesso è il momento di lavorare non di chiacchierare. Noi siamo dei tecnici non facciamo i politici».

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