Firma giapponese per le nuove terme di San Pellegrino

-Speciale Rilancio S.Pellegrino 5 Commenti »

Le nuove terme di San Pellegrino avranno una firma giapponese, quella dell’architetto Kengo Kuma. Niente «grandi blocchi in pietra, come detriti di un ghiacciaio», edifici che, secondo il progetto dell’architetto francese Dominique Perrault, avrebbero dovuto ospitare terme e nuovo albergo. Il disegno, vincitore nel 2008 del concorso internazionale di idee per le nuove terme, è stato abbandonato. «Era poco funzionale», spiegano dal gruppo Percassi. Bello, in sostanza, ma poco adattabile alle esigenze delle terme di San Pellegrino. Più sostenibilità ambientale Così la progettazione è ripartita da capo, con ulteriore prolungarsi dei tempi e nuove indagini di mercato. Ci si è confrontati con i futuri gestori delle terme, individuati nel gruppo «Qc» di Milano (gestore, tra l’altro, delle terme di Bormio e Pré Saint Didier, in Val d’Aosta). E ci si è rivolti a Kengo Kuma, l’architetto giapponese che si era conteso fino all’ultimo il concorso con Perrault. Con lui lavora anche il gruppo di architetti «De8» di Bergamo.

CONTINUA ARTICOLO »

La Valle o Bergamo sulle bottiglie? La Sanpellegrino dice sì

-Speciale Rilancio S.Pellegrino Non commentato »

Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato Sanpellegrino Spa, risponde alla proposta avanzata dall’Assessore regionale all’Urbanistica e al Territorio, Daniele Belotti, circa l’indicazione in etichetta delle bottiglie di S.Pellegrino.

Egregio Assessore, la ringraziamo per l’interesse e l’attenzione che ci manifesta e per aver riconosciuto nell’acqua minerale S.Pellegrino un prodotto simbolo dell’eccellenza del territorio orobico, apprezzato in tutto il mondo. L’acqua minerale S.Pellegrino, infatti, è messaggero in Italia e all’estero non solo del Made in Italy di qualità, ma anche della località di cui porta il nome. In effetti, quando si parla di acqua minerale il luogo di origine è l’elemento chiave che fa la differenza tra un prodotto e l’altro. Esattamente come avviene per il vino, per S.Pellegrino è la realtà ambientale da cui ha origine, che la rende unica: un’acqua minerale dalle caratteristiche distintive, assolutamente tipiche di quei luoghi, che ne fanno un prodotto in grado di conquistare il palato dei consumatori più esigenti in tutto il mondo.

CONTINUA ARTICOLO »

Frenati dalla crisi globale, ma ora ripartiamo

-Speciale Rilancio S.Pellegrino 3 Commenti »

San Pellegrino Terme – Frenati dalla crisi finanziaria globale, ma ora pronti a ripartire. In estrema sintesi è questo il concetto espresso l’altra sera dal rappresentante del gruppo Percassi sull’operazione di rilancio di San Pellegrino. Pubblico in sala e cittadinanza chiedevano da tempo rassicurazioni sulla volontà dell’imprenditore seriano di proseguire nel progetto di riqualificazione della cittadina termale, un percorso iniziato da circa cinque anni, arenatosi di fronte a una serie di difficoltà proprio quando si era trovata l’intesa con Regione, Provincia e Comune. Un’operazione da 201 milioni di euro che prevede l’apertura delle nuove Terme, un centro commerciale-residenziale, un nuovo hotel Terme, il recupero complessivo del casinò, del Grand Hotel e lo sviluppo delle località Vetta e Paradiso (con residenze e alberghi).

CONTINUA ARTICOLO »

Rilancio di San Pellegrino, minoranze ancora all’attacco

-Speciale Rilancio S.Pellegrino Non commentato »

San Pellegrino Terme – Botta e risposta. Dopo l’assemblea in piazza delle minoranze ora l’amministrazione comunale risponde per le rime con un volantino. Il progetto di rilancio della cittadina termale, così come si prospetta, non piace ai consiglieri di opposizione Nicola Baroni, Raffaella Sonzogni, Walter Ghilardi e Roberto Tauro, che in un incontro pubblico in piazza hanno espresso la loro contrarietà. «Tutte queste modifiche al progetto originario presentano aspetti preoccupanti che non vanno nella direzione auspicata e non indicano alcuna prospettiva di sviluppo certa», ha affermato Nicola Baroni. «L’atto integrativo dell’accordo di programma – ha aggiunto Sonzogni – ha determinato un considerevole aumento dei costi, una dilatazione dei tempi ed è servito a stanziare ulteriori finanziamenti pubblici per coprire quegli interventi come il nuovo centro termale, passato da 9 a 16 milioni di euro, che avrebbero dovuto essere a carico del gruppo Percassi».

CONTINUA ARTICOLO »