Boschi di quattro Comuni affittati alla stessa società
Senza categoria Articolo letto da 604 utenti - Pubblicato il 6 Aprile 2013Dopo Dossena e Valtorta, anche Cassiglio e Piazza Brembana hanno affidato i loro boschi alla Biolombardia società agricola», società con sede a milano ma operante su tutto il territorio nazionale, specializzata nella gestione ecosostenibile di boschi e foreste: in totale si tratta di circa 5.000 ettari. Piazza Brembana ha affidato per 15 anni circa 290 ettari di bosco nella zona del monte Sole e in località Fondi, a 12 mila euro l'anno (ovvero 180 mila euro per tutto il periodo). I «crediti di carbonio» Come per gli altri Comuni è previsto che all'ente pubblico vada il 25% degli eventuali «crediti di carbonio» che verranno erogati al gestore. Si tratta di fondi europei messi a disposizione per l'abbattimento del gas serra che arriveranno solo dopo «certificazione di gestione ecosostenibile ». Certificazione, per esempio, che sarà possibile in caso di utilizzo del legname in centraline a biomassa per la produzione di energia elettrica tramite scarti di legna. «Il contratto è stato firmato – dice il sindaco di Piazza Brembana – e a breve inizieranno gli interventi.
Ora stiamo cercando le aree più idonee dove installare le centraline. Serviranno per la produzione di acqua calda ed energia elettrica. Da noi i boschi erano ormai abbandonati. Così, invece, garantiamo sfruttamento e entrate certe». Anche il Comune di Cassiglio, dopo bando pubblico, ha affidato da poche settimane alla Biolombardia 1.300 ettari di bosco a 11.500 euro l'anno. Mentre a valtorta e dossena l'attività è già in corso da alcuni mesi. A Dossena, però, la Biolombardia è in ritardo con il pagamento di tre rate del canone per la concessione dei boschi (1.071 ettari per 15 anni) per complessivi 30.600 euro (il secondo semestre del 2011 e tutto il 2012). Ritardi, a quanto pare, dettati dalla modifica dell'assetto societario. La giunta comunale ha così prorogato il termine ultimo di pagamento al 15 maggio prossimo chiedendo anche una garanzia bancaria.
«L'attività della Biolombardia prosegue – dice il vicesindaco di Dossena Franco zani – e i mancati pagamenti sono dovuti ai cambiamenti del consiglio di amministrazione nella società». Dubbi sull'operazione Sull'affidamento dei boschi pubblici alla Biolombardia c'è però chi nutre qualche dubbio, come l'ex sindaco di valnegra Paolo Balestra, ora titolare di una piccola società agricola forestale. «Operazioni come queste – dice – costituiranno un serio ostacolo alle imprese locali. Riducendo il territorio disponibile si indurrà le ditte a cercare lotti altrove. E le centrali che andranno a realizzare utilizzeranno la tecnica della gassificazione: il legno eventualmente sminuzzato non verrà bruciato per produrre vapore o scaldare l'olio della turbina di corrente, ma carbonizzato per produrre gas usato poi come combustibile. Lo scopo, in realtà,di queste società non è tanto lo sfruttamento del legname quanto l'accesso al business dei cosiddetti “crediti di carbonio”.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
3 Risposta a “Boschi di quattro Comuni affittati alla stessa società”
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Inserito il 7 Aprile 2013 alle ore 09:56 GMT+0100
Complimenti al Sindaco di Valnegra che ha capito tutto. Sono mere operazioni speculative fatte per accedere a fondi costituiti con proventi che tutti paghiamo extra costo in bolletta elettrica. Di fare risparmio energetico, ridurre le emissioni o la manutenzione dei cosiddetti “boschi abbandonati” a questi non gliene frega un fico secco. A Dossena stanno ancora aspettando i pagamenti? Auguri… L’importante che non abbiano già speso i soldi che avevavo previsto di introitare…. Altrimenti finiscono come San Giovanni Bianco che ha messo a bilancio entrate che non si sono mai concretizzate ….
Si rischia di finire cornuti e mazziati …
Inserito il 7 Aprile 2013 alle ore 12:49 GMT+0100
L’acqua l’hanno regalata, i boschi li stanno regalando, hanno venduto e vendono terreni, apportano aumenti di capitale in società partecipate, eppure i bilanci nonostante tutto questo “buon amministrare” sono sempre piu in rosso, e chi paga? Ovviamente i cittadini, addizionali comunali alle stelle, IMU alle stelle e via dicendo. Ci sono carrozzoni come le Comunità Montane che andrebbero chiuse dall’oggi al domani, si salvano solo grazie ai comuni con la scusa delle gestioni associate, paesi di 200 anime che fanno Comune roba da pazzi. E poi si lamentano che non arrivano piu risorse dallo Stato, e meno male dico io, meno soldi gli arrivano meno danni fanno.
Inserito il 16 Aprile 2013 alle ore 15:08 GMT+0100
Parecchi dubbi sull’opportunità e sul modo di gestire i nostri boschi. Non capisco perchè le Amministrazioni, come da parecchio tempo molti fanno, non gestiscono i propri boschi direttamente …