Valle – «Oro rosso» sempre più prodotto made in Brembana. E ora i coltivatori di zafferano tentano di associarsi. L'iniziativa è dell'assessore all'Agricoltura della Comunità montana Orfeo Damiani e di uno dei produttori della pregiata pianta. Presentazione a Sedrina Il progetto, patrocinato dalle Comunità montane della Valle Brembana e della Valle Imagna, sarà presentato mercoledì 12 febbraio, alle 20, al ristorante Maivisto di Botta di Sedrina. Mentre da aprile, il birrificio «Via Priula» di San Pellegrino inizierà la vendita di una nuova birra, aromatizzata con zafferano, dal nome «Safrà».

Da circa due-tre anni in Valle Brembana sta diffondendosi la coltivazione, seppure ancora limitata, di questa pianta, con produzioni a , , Val e . Da qui l'idea di un consorzio che possa supportare l'attività dei coltivatori. «Ma l'unione dei produttori – spiega l'assessore Damiani – avrebbe come obiettivo anche il recupero di terreni comunali o privati abbandonati, a cui lo zafferano ben si presta. Ci consentirebbe di contattare i Comuni per la messa a disposizione di aree inutilizzate e anche di chiedere fondi pubblici».

Promotore dell'associazione, senza scopo di lucro, anche l'avvocato Alessandro Cremaschi di Spirano che, dopo aver lasciato la toga, si è messo in agricoltura, iniziando una coltivazione di zafferano a Gerosa di Val Brembilla. «Il consorzio, che potrebbe riunire anche i produttori di piccoli frutti, dalle fragole ai mirtilli, sarebbe unveicolo per ottimizzare i di materie prime e attrezzature – spiega Cremaschi – ma anche per pianificare il marketing, strategie e contatti, per esempio coi ristoratori, che poi, potrebbero essere utilizzati a fini economici dai singoli soci».

Produzione limitata ma di qualità «L'associazione e l'incontro di mercoledì sono aperti a tutti – prosegue Cremaschi – anche a chi vorrebbe iniziare da zero, magari i giovani. Tenendo comunque conto che, considerate le produzioni ancora limitate, si tratterebbe di attività a completamento di altri lavori». La messa a dimora dei bulbi in genere avviene a metà agosto con raccolto a fine ottobreinizio novembre. Per ora la Valle Brembana sembra non andare oltre i 100-150 grammi di produzione annua: da un migliaio di fiori si ottengono circa 15 grammi di prodotto, con un prezzo medio di vendita di 20 euro al grammo. «Ma la qualità – continua l'agricoltore di Spirano – è ottima, considerate le caratteristiche ambientali della valle».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di