Valleve – Contro di me si usa la parola ‘comunista' come un insulto: io non ci sto più e me ne vado dal Consiglio comunale”. Lo sfogo è di Eros Passera, ex consigliere comunale di , che ha rassegnato le proprie dimissioni al termine di una rovente seduta di Consiglio lo scorso 14 marzo: all'attacco del sindaco, “l'ennesimo, sia in aula che fuori”, Passera ha deciso di lasciare il proprio incarico e non solo. “Non ho mai nascosto le mie simpatie e i miei voti per la sinistra – ha commentato Passera – e nemmeno la mia tessera della Cgil ma la situazione è diventata insostenibile: all'interno del Consiglio non avevo libertà di esprimere serenamente il mio voto senza essere contestato o apostrofato come ‘comunista', chiaramente con l'intenzione di insultarmi”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, lo scorso giovedì, è stata una frase del sindaco: “Durante la seduta mi è stato detto testualmente che se i miei genitori non fossero andati a votare avremmo avuto due voti ai comunisti in meno. Non è la prima volta che il sindaco si permette certe affermazioni maleducate, anche in luoghi pubblici al di fuori 'aula, quindi oltre a lasciare il mio incarico ho fatto anche richiesta del cambio di residenza da Valleve a ”. Dal canto suo il sindaco Santo si è detto a conoscenza solo delle dimissioni presentate dall'ex consigliere: “So che le ha depositate in Comune – è stato il suo commento – ma non ho ancora avuto modo di leggere le motivazioni della sua decisione”.

Luca Samotti – NEWS