Polenta e osei vietata per legge, il caso finisce in Parlamento

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Esplora il significato del termine: La legge che vieta l’import di uccellini anche da paesi extraeuropei nel Bresciano è già stata ribattezzata legge anti «polenta e osei». Dando vita ad una sollevazione popolare. I ristoratori (mille le trattorie che servono il piatto tipico) sono sul piede di guerra. E diversi parlamentari si stanno muovendo per chiedere una tardiva modifica alla normativa (approvata a settembre). La modifica all’ articolo 21 della legge sulla Caccia (la 157/1992) ha recepito una normativa europea: da un mese passeri e altri piccoli volatili non sono acquistabili, né commercializzabili, nemmeno se provengono da Cina, Thailandia o Nord Africa. Sono esclusi dai divieti il germano reale, pernice rossa, pernice di Sardegna, starna, fagiano, colombaccio, specie che non appartengono alla tradizione culinaria bresciana e bergamasca. Le conseguenze? I cacciatori potranno mangiare le loro prede solo in casa propria, nei pranzi con amici e famigliari. E se un ristorante venisse pizzicato a servire polenta e osei, rischia multe salatissime.

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A Val Brembilla il super meleto di 1.300 piante

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SONY DSCSi attraversa Val Brembilla in direzione Gerosa e pochi metri oltre la frazione di Cadelfoglia, sulla sinistra, un cartello indica inequivocabilmente ciò che viene coltivato poco sotto le reti antigrandine che alzando lo sguardo si intravedono nel bosco: mele. La vendita diretta Ancora pochi metri e si arriva nel frutteto vero e proprio, preceduto da una piccola cascina che la famiglia Zuccali utilizza per ricoverare gli attrezzi e conservare il raccolto per la vendita diretta. Spetta a Remigio, da circa quarant’anni titolare dell’unico distributore di benzina del paese, raccontare come sia nata l’idea di impiantare un meleto su quelle balze che l’incuria stava inesorabilmente consegnando al bosco.

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Festa della taragna, la tradizione servita in tavola con un sorriso

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Polenta-Taragna-Stabello30Zogno – Ce n’è per tutti i gusti e non solo per quanto riguarda il palato. La festa della taragna a Stabello di Zogno è un mix di piatti tipici, musica e allegria, che si svolge in un clima conviviale, degustando quello che da queste parti è considerato una dei piatti tipici più sfiziosi. Polenta gialla, Branzi, burro e salvia: la taragna, in porzione gigante, che sarà servita da questa sera a domani e nel weekend successivo da venerdì 19 a domenica 21 al campo sportivo della frazione. Il menu non delude anche questa 22a edizione così come l’intenso sforzo di tutto il paese, poco più di 500 anime, raccolto attorno alla manifestazione che richiama persone da Milano e bassa bergamasca. E sotto il tendone non mancano il profumo della carne alla brace, l’accento duro e vigoroso di chi prende le ordinazioni, delle donne che con i grembiuli bianchi preparano i piatti a base di casoncelli e selvaggina.

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Polentata e tradizione, a Ornica una giornata tra natura e cultura

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Polenta-Alta-Valle-Brembana34Ornica – Una giornata all’insegna della tradizione orobica e della vita contadina, tra natura ed eccellenze golose. L’appuntamento è domenica 24 agosto all’antico borgo di Ornica con una giornata d’altri tempi. In programma, alle 12.30, c’è il pranzo conviviale, a base di polenta: la regina della cucina bergamasca verrà preparata in tutte le sue vesti: con formaggio e salame, taragna, Schiscöl, con fiurì o con dolce cioccolato. Ad allietare i partecipanti saranno gli stornelli popolari del gruppo folk “Alegher” di Dossena. Nel corso della giornata, poi, Ornica mostrerà molte delle sue unicità ai visitatori con la possibilità di osservare: mostra dell’artigianato locale nella sala comunale, ecomuseo di Ornica, chiesa parrocchiale di sant’Ambrogio vescovo con gli affreschi quattrocenteschi di Angelo Baschenis, il Polittico della scuola di Cima da Conegliano e il seicentesco Santuario della Madonna del Frassino, ai piedi della Valle d’Inferno.

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