Vivere in montagna, incontri con l’Anteas a San Pellegrino Terme

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San Pellegrino Terme – Dieci incontri per ascoltare, riflettere e parlare di montagna. È il percorso proposto da Anteas Bergamo e dal Gruppo operativo Anteas di San Pellegrino per focalizzare l’attenzione proprio sul territorio della montagna bergamasca. La storia delle valli è ricca e affascinante e il corso proposto da Anteas parte da una questione che dà anche il titolo all’iniziativa: «La montagna, un paesaggio costruito in via d’estinzione?». Sarà Renato Ferlinghetti, dell’Università di Bergamo, a guidare oggi il primo incontro. L’appuntamento è fissato per tutti i martedì, fino all’8 aprile, dalle 15 alle 17 nella sede pensionati Anteas in via Bortolo Belotti 2 a San Pellegrino .

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Cesare Paganoni, dai boschi a principe della siderurgia

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Alta Valle Brembana – Partì da Moio anche Cesare Paganoni, boscaiolo e principe, anzi,il «pontefice della siderurgia». La storia degli emigranti di Moio è legata a doppio filo a quella dell’industria pesante italiana, dove l’abnegazione brembana era ben accetta (anche se non certo ben pagata) negli stabilimenti e nelle fonderie. Oltre alla grande ondata di emigranti che raggiunsero la periferia milanese (in particolare Sesto San Giovanni) nell’ultimo dopoguerra per lavorare nei reparti di Falck, Breda, Magneti Marelli e Alfa Romeo, si ricorda negli annali l’esperienza di Cesare Paganoni, nato a Moio il 3 giugno 1848. La sua non fu la storia del ragazzo emigrato giovanissimo, dato che sino all’età di 38 anni visse a Moio lavorando come boscaiolo.

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Storia di Pietro che partì da Moio e costruì la Merica

Moio de Calvi Non commentato »

Moio dè Calvi – C’è una semplice classifica che mette in fila i 244 comuni della Bergamasca. quella del numero di abitanti. In testa c’è ovviamente la città di Bergamo e in fondo alla classifica (o forse nelle posizioni migliori, a seconda dei punti di vista) c’è al 231° posto Moio de’ Calvi, con i suoi 214 residenti. Agli inizi del secolo, nel 1921, erano esattamente il doppio. Una popolazione che in pochi decenni si è letteralmente dimezzata. Le cause? Evidentemente l’emigrazione, fenomeno comune a tutta l’Alta Val Brembana e non solo.

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Presepe vivente a Fondra con cioccolata e vin brulé

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Isola di Fondra – Si aprono le porte delle case, delle cantine e delle stalle a Fondra e il paese si trasforma nel piccolo villaggio che assiste alla nascita di Gesù. Giunge alla sesta edizione il presepe vivente organizzato dalla comunità di Isola di Fondra che, per la prima volta, dopo i precedenti allestimenti nella frazione di Trabuchello, si sposta quest’anno nella frazione di Fondra. Domenica alle 14 il grande lavoro di preparazione vedrà il suo compimento nell’apertura del percorso per i visitatori.

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