Valle Brembana, nuove energie, si punta anche all’eolico

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Valle Brembana – Dal fotovoltaico al mini e micro eolico, passando pure per la geotermia. Il Centro comune di ricerca dell’Unione Europea (con sede a Ispra, nel Varesotto), ha approvato, a distanza ormai di due anni, i primi due piani d’azione per l’energia sostenibile della Valle Brembana, di Brembilla e Camerata Cornello. I progetti rientrano nel cosiddetto «Patto dei sindaci» con l’Europa siglato tre anni fa a Bruxelles. Obiettivo è quello di abbattere le emissioni di anidride carbonica al ritmo di «20-20- 20»: ovvero la riduzione del consumo energetico del 20%, la riduzione del Co2 del 20% e la produzione di energia da fonti rinnovabili sempre del 20%. Come? Appunto potenziando l’uso delle energie rinnovabili ma anche migliorando efficienza e risparmio energetico di edifici e macchinari comunali. Nella nostra provincia, al traguardo dell’approvazione del piano (Seap), sono già arrivati, dal 2011, 24 Comuni della Val Cavallina e del Sebino, più Bergamo, Brembate Sopra e Seriate.

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La Valle Brembana prossima al via libera, opere per 50 milioni

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Vittuone - Pannelli.VALLE BREMBANA – Dal fotovoltaico alla Green house, dalle pale eoliche alle centrali a biomassa: la Valle Brembana fu la prima a muoversi per aderire al «Patto dei sindaci» (Covenant of majors) promosso dall’Unione europea. Brembilla, in particolare, grazie alla consulenza di Antonello Pezzini, componente del Comitato economico e sociale europeo, fu il primo Comune bergamasco ad avviare l’iniziativa e, tra i primi ad approvare in Consiglio comunale il proprio piano d’azione per l’energia sostenibile (Seap o Paes). E proprio Brembilla, dice Pezzini che nei giorni scorsi è stato nel paese brembano a fare il punto della situazione sull’iter del Seap, sarà il primo comune vallare che, entro fine mese, dovrebbe vedere approvato il piano, aggiungendosi, quindi, agli altri 27 Comuni bergamaschi (Valle Cavallina, Sebino, quindi Bergamo, Seriate e Brembate Sopra) che, stando al sito ufficiale del patto dei sindaci, hanno già avuto l’ok della Commissione europea (in Italia, su oltre 2.000 Comuni firmatari del Patto dei sindaci, finora hanno avuto il via libera dal Centro comune di ricerca della Commissione europea 417 Piani d’azione).

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A Ornica due giorni tra buon cibo, ballo e gita in val d’Inferno

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Ornica – Valorizzare i territori senza aggredire gli ecosistemi, questi gli obiettivi di Nevediversa. In bergamasca, i circoli di Legambiente propongono due giorni di eventi in Alta Val Brembana, nello scenario dell’Albergo Diffuso di Ornica, con l’obiettivo di stare insieme, riflettere sulle risorse del territorio e godere della bellezza delle montagne, magari divertendosi un po’. Un momento di riflessione sulle energie pulite, balli popolari, buon cibo, bella compagnia e una piacevole camminata in Val d’Inferno costituiscono il menù del finesettimana del 9 e 10 marzo.

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Valli Bergamasche: boom di centrali sull’acqua

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Soprattutto in tempi di vacche magre come questi, per i piccoli comuni montani sono una vera e propria manna. Parliamo delle centraline idroelettriche, negli ultimi anni spuntate come funghi su torrenti e fiumi della Bergamasca. Ne sa qualcosa la Valle Brembana il cui territorio è sicuramente uno dei più sfruttati. Buona parte dei Comuni dell’alto Brembo dispone ormai di un impianto, da Valtorta a Valleve, da Roncobello a Ornica. Ma anche le valli laterali sembrano non essere da meno. Un vero boom, favorito dagli incentivi degli anni scorsi, con richieste di nuove costruzioni che, nella nostra provincia superano il centinaio. «Le domande ci sono sempre state – spiegano dal settore Risorse idriche della Provincia di Bergamo – ma dal 2009 gli incentivi per le energie rinnovabili, quindi eolico, fotovoltaico e idroelettrico, hanno favorito un’impennata. Sull’idroelettrico abbiamo superato le centinaia e il trend è costante. La Valle Brembana è certamente una delle aree più interessate, grazie alla ramificazione dei corsi d’acqua».

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