Il libro dedicato alla Valle Brembana nella Grande Guerra

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La-fine-del-sognoValle Brembana – Il libro “LA FINE DEL SOGNO. LA VALLE BREMBANA NELLA GRANDE GUERRA”, realizzato dal Centro Storico Culturale Valle Brembana nel Centenario della prima guerra mondiale, verrà presentato sabato 23 maggio nel Teatro dell’Oratorio di San Giovanni Bianco. La scelta di intitolarlo “LA FINE DEL SOGNO” e di mantenere l’impostazione grafica e lo stile de “IL SOGNO BREMBANO” ha inteso sottolineare la continuità con questa fortunata opera edita dal Centro Storico nel 2006, che aveva scandagliato la Valle Brembana negli anni felici della belle époque. Si tratta di continuità temporale, non certo situazionale, dal momento che a partire dal 1914 anche la Valle fu avvolta dalla spirale oscura da cui saprà liberarsi solo alcuni decenni più tardi. Realizzato grazie alla collaborazione di una quarantina di soci del Centro e sostenuto da buona parte dei Comuni brembani, oltre che dalla Comunità Montana, dal Consorzio BIM e da alcuni Gruppi Alpini, il libro raccoglie in quasi 700 pagine una serie di saggi sui vari aspetti della partecipazione della Valle alla guerra e un cospicuo numero di documenti, lettere e immagini in buona parte inedite.

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Il mio incontro col Papa, e tutto quel he ne è seguito

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busiValtorta – Piero Busi è un personaggio unico, quasi leggendario. Politico di lunghissimo corso, è il sindaco più longevo d’Italia e ha battuto anche i record europei. Il suo “castello” è l’intero paese di Valtorta, un piccolo borgo in cima alle montagne, ma i suoi possedimenti coprono un territorio molto più vasto. Un giorno un tale lo presentò come il vicerè della Valle Brembana. Lui lo interruppe subito: “Perché vice?”.

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Villa d’Almé: un Arlecchino da 18 tonnellate

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ImmagineValle Brembana — Cinque metri di altezza complessiva per 18 tonnellate di peso. Bergamo e la Valle Brembana, sabato 14 febbraio, renderanno omaggio ad Arlecchino, maschera bergamasca e brembana per antonomasia. Con una statua imponente, realizzata in marmo Bianco di Carrara e Arabescato Orobico dallo scultore del Duomo di Milano Nicola Gagliardi. Costata 60 mila euro, è stata voluta e sostenuta economicamente da alcuni imprenditori locali, dalla Comunità montana Valle Brembana e dai Comuni della valle.

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Si posa la maxi statua di Arlecchino a Villa d’Almè

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ImmagineValle Brembana – Oltre quattro metri di altezza per 18 tonnellate, tra marmo bianco di Carrara e Arabescato orobico. Con luci che daranno ancora più risalto al vestito multicolore ed esalteranno la statua in tutta la sua imponenza. La Valle Brembana rende così omaggio ad Arlecchino, maschera simbolo della Bergamasca, che la tradizione vuole proprio originaria della terra del Brembo, in particolare di San Giovanni Bianco. La statuamonumento, pensata e voluta nel2013 dagli imprenditori Marino Sonzogni di Zogno e Ferdy Quarteroni di Lenna (e dalla Comunità montana) sponsor del film «Io, Arlecchino» di Giorgio Pasotti, sarà posata lunedì alla rotonda di Villa d’Almè (intersezione con la provinciale per Dalmine).

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