Al Toracchio sale gratis chi sistema la strada

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moio-torcolaMoio de’ Calvi– Mani al badile e non al portafoglio. È questo, in estrema sintesi, il messaggio che arriva da Moio de’ Calvi riguardo la manutenzione delle strade di montagna. Il Consiglio comunale, presieduto dal sindaco Davide Calvi, ha approvato nelle ultime settimane alcune modifiche al regolamento per il transito della strada agrosilvopastorale «Piana-Bacino Barech-Cima Siser-Toragel» che, salendo da Piazzatorre, consente l’accesso carrabile ai soli mezzi autorizzati alla zona del Toracchio, dove, oltre all’alpeggio comunale, ci sono baite e capanni da caccia.

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Ecomostro all’Alben. Ma quell’edificio non è pericoloso

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Oltre il Colle – «L’edificio acquistato dai Comuni non è assolutamente pericoloso. Perché tutto il materiale con amianto, che costituisce la struttura portante, è coperto. Ad accertare la non pericolosità dell’immobile ci sono perizie tecniche e a dichiararlo una sentenza del giudice». Parliamo del condominio, diventato suo malgrado un «ecomostro», alla Conca dell’Alben di Oltre il Colle, in cima alla lista nera regionale degli edifici da bonificare. La causa persa dai Comuni Edificio sul quale, da dieci anni, c’era una causa tra i Comuni di Oltre il Colle e Serina, che lo acquistarono nel 1999, e la società Foppabella che allora lo vendette. I due Comuni, tramite l’azione legale, chiedevano la restituzione dei soldi e la bonifica dell’edificio. Ma il giudice ha dato ragione al privato e ora la sentenza è inappellabile. Sul lungo contenzioso conclusosi nei mesi scorsi e la posizione delle due amministrazioni comunali interviene ora il legale della Foppabella per precisare, innanzitutto, la non pericolosità dell’immobile e le cifre con cui all’epoca venne venduto. Costruito nel 1967 come albergo, i primi tre piani furono acquistati dai Comuni nel 1999 per realizzarvi un centro servizi per lo sci, con bar e ristorante. Gli altri due piani, invece, andarono a privati e vi furono ricavati 30 minialloggi.

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Allarme dei cacciatori «Strage di caprioli uccisi da cani randagi

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mammaefiglioValle Brembana – Dal 2010 al 2012 circa 60 carcasse di caprioli sono state trovate divorate in bassa Valle Brembana. Quaranta, in particolare, nella valle che divide Endenna e Poscante di Zogno. Già una decina le carcasse di altrettanti caprioli ritrovate dall’inizio del 2013 sempre nella bassa Valle Brembana, in particolare a Zogno, San Pellegrino, Sedrina, Ubiale e Brembilla. La causa è nota ai cacciatori e alla Polizia provinciale: cani randagi e cani padronali lasciati liberi nelle ore notturne che aggrediscono i caprioli. «Un fenomeno in crescita – spiega Silvano Sonzogni, segretario dell’Ambito di caccia prealpino –. Se prendiamo i dati forniti dalla Polizia provinciale per il Comune di Zogno troviamo nell’ultimo triennio un incremento del 150%, ovvero 41 caprioli deceduti contro i 16 caprioli dal 2007 al 2009. Parliamo di numeri ufficiali, chissà, però, quante altre carcasse ci sono non rinvenute o non segnalate.

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Cade per 150 metri in un canalone, grave escursionista

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34-Arera_2013-05-04Oltre il Colle – Era in vista della vetta dopo una robusta camminata d’avvicinamento quando all’improvviso gli è mancato letteralmente il terreno sotto ai piedi: una cornice di neve è crollata facendolo scivolare in un canalone per circa 150 metri. La disavventura è toccata a un escursionista bergamasco di 55 anni diretto sull’Arera insieme ad altri due compagni. Dopo la brusca caduta è stato allertato il soccorso alpino e il ferito è stato recuperato con l’elicottero del 118 e portato all’ospedale in codice rosso per una serie di gravi ferite e contusioni. L’infortunio si è verificato nel territorio di Oltre il Colle, dove ieri mattina tre escursionisti si erano incamminati per raggiungere la zona dell’Arera, la montagna che con i suoi 2.512 metri d’altezza separa la valle Seriana dalla valle Brembana. La cima innevata è una meta di tutto rispetto per quanti amano la montagna e ieri, con una mattinata salutata da sole e cielo limpido, pareva particolarmente appetibile. Il terzetto di escursionisti, attrezzato di tutto punto, si è avventurato sui percorsi contornati dalla neve.

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