Ritorna lo scarpulì in Valle Brembana

San Giovanni Bianco Non commentato »

San Giovanni Bianco – Lo stop è durato cinque mesi. Le saracinesche di via Ponte Vecchio,
da una decina di giorni, si sono rialzate. San Giovanni Bianco e la Valle Brembana sono tornati ad avere il loro «scarpulì », mestiere ormai introvabile, ma ancora considerato un servizio (tanto che lo scontrino fiscale non è dovuto). E il lavoro, a quanto pare, c’è. Giovanni Gervasoni, 50 anni, ha preso il posto del fratello Roberto, l’ultimo «scarpulì» della Valle Brembana, morto improvvisamente nella notte lo scorso 10 agosto. Roberto, conosciuto come «Pigla» (ovvero la pece, il liquido usato dai calzolai per le riparazioni), se n’era andato a 58 anni, con la bottega ancora intatta, le commesse da fare, le scarpe da riparare. Un malore.

CONTINUA ARTICOLO »

Sul Venturosa festa dei monti e ricordo del 60° della croce

Camerata Cornello Non commentato »

Venturosa-P1090950Camerata Cornello – Si svolge domenica, sul monte Venturosa, sopra Camerata Cornello e San Giovanni Bianco, la «Festa della montagna», iniziata nell’estate del 1950. Quest’anno si celebrerà anche il 60° della posa della croce in ferro. Sarà un’occasione speciale, perché verrà chiesto a tutti i partecipanti di dare un contributo alla ricostruzione degli avvenimenti che si sono susseguiti dall’idea di realizzare la croce (era il 1949), alla posa della prima croce in legno (1950), all’attuale croce in ferro. È la storia della collaborazione di tante persone: gli alpini in primis, le istituzioni, i fratelli Cima dell’ex cartiera (da poco giunti in valle), ma anche tanta gente comune che ha messo a disposizione tempo, fatica e cibo. «È la storia dei nostri emigranti, che da lontano seguivano le fasi di realizzazione del monumento – spiegano gli organizzatori –. È la storia di una comunità guidata dalla fede». In questi anni Alberto Regazzoni e la moglie Alessandra Sonzogni hanno raccolto documenti storici, testimonianze e fotografie sulla croce.

CONTINUA ARTICOLO »

Debito da risanare entro il 2013 e l’Imu sulle seconde case vola

San Giovanni Bianco Non commentato »

San Giovanni Bianco – C’è ancora un debito di un milione e 887 mila euro da sanare: entro il 2013, con lo spauracchio dell’arrivo di un commissario che faccia schizzare le tariffe al massimo consentito dalla legge ed elimini i servizi su richiesta non indispensabili. Anche per questo l’amministrazione comunale di San Giovanni Bianco, sulle seconde case, ha deciso di applicare un’Imu probabilmente tra le più alte della provincia: l’1% (il 10 per mille), a fronte di una percentuale di base voluta dallo Stato dello 0,76% e massima dell’1,06%. Ma le casse comunali, ormai da alcuni anni, piangono. E, diversamente, sembrava difficile fare. «Abbiamo contenuto l’Imu sulla prima casa allo 0,48% – spiega il vicesindaco Amelio Sonzogni – ma sulle seconde abitazioni non avevamo molta scelta. Siamo nel mirino della Corte dei conti ed entro il 2013 dobbiamo coprire il buco di bilancio. I tagli di trasferimenti statali – quest’anno avremo ancora 200 mila euro in meno – e la crisi non ci lasciano molte alternative».

CONTINUA ARTICOLO »

Smi ristruttura l’ex Cartiera Cima

San Giovanni Bianco Non commentato »

San Giovanni Bianco – Il forte legame con il territorio c’è. Se a questo si aggiunge la volontà di continuare a investire localmente e incrementare l’occupazione, gli ingredienti per sostenere che Smi Group, che festeggia 25 anni di attività, rimane un punto di riferimento per la Valle Brembana ci sono tutti. «Siamo a San Giovanni Bianco e a San Pellegrino e qui vogliamo restare – spiega Paolo Nava, presidente del gruppo produttore di macchinari e impianti per l’imballaggio e l’imbottigliamento -. Lo dimostra l’iniziativa che stiamo portando avanti proprio qui, a San Giovanni, per il ripristino dell’opificio che una volta ospitava la Cartiera Cima, una struttura originaria del 1904».

CONTINUA ARTICOLO »