Ritorna lo scarpulì in Valle Brembana

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San Giovanni Bianco – Lo stop è durato cinque mesi. Le saracinesche di via Ponte Vecchio,
da una decina di giorni, si sono rialzate. San Giovanni Bianco e la Valle Brembana sono tornati ad avere il loro «scarpulì », mestiere ormai introvabile, ma ancora considerato un servizio (tanto che lo scontrino fiscale non è dovuto). E il lavoro, a quanto pare, c’è. Giovanni Gervasoni, 50 anni, ha preso il posto del fratello Roberto, l’ultimo «scarpulì» della Valle Brembana, morto improvvisamente nella notte lo scorso 10 agosto. Roberto, conosciuto come «Pigla» (ovvero la pece, il liquido usato dai calzolai per le riparazioni), se n’era andato a 58 anni, con la bottega ancora intatta, le commesse da fare, le scarpe da riparare. Un malore.

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Smi ristruttura l’ex Cartiera Cima

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San Giovanni Bianco – Il forte legame con il territorio c’è. Se a questo si aggiunge la volontà di continuare a investire localmente e incrementare l’occupazione, gli ingredienti per sostenere che Smi Group, che festeggia 25 anni di attività, rimane un punto di riferimento per la Valle Brembana ci sono tutti. «Siamo a San Giovanni Bianco e a San Pellegrino e qui vogliamo restare – spiega Paolo Nava, presidente del gruppo produttore di macchinari e impianti per l’imballaggio e l’imbottigliamento -. Lo dimostra l’iniziativa che stiamo portando avanti proprio qui, a San Giovanni, per il ripristino dell’opificio che una volta ospitava la Cartiera Cima, una struttura originaria del 1904».

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La crisi in Valle Brembana, quasi mille posti a rischio

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lavoro-sindacatiCgil, Cisl e Uil rilanciano l’allarme per la tenuta occupazionale nel territorio. Ieri l’accordo sulla Cigs alla Valbrem: 162 persone tra Lenna e Presezzo.

Sono quasi un migliaio i posti di lavoro oggi a rischio in Valle Brembana, in particolare nel tessile, nel legno, nella metalmeccanica ed edilizia. L’allarme è stato lanciato ieri dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, proprio nel giorno in cui al conto della crisi si è aggiunto l’accordo per la Cassa integrazione straordinaria per la Valbrem, 162 lavoratori tra Lenna e Presezzo.

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Per rilanciare la Valle Brembana i sindacati puntano sul Turismo

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progetto-san-pellegrino-termeIl progetto di valorizzzazione di San Pellegrino Terme potrà servire da volano per la ripresa. Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Provincia di collaborare per sostenere il territorio contro la crisi. Combattere la crisi con il rilancio del turismo.

È la proposta che hanno avanzato ieri i sindacati per rilanciare la valle Brembana, duramente colpita dalla difficile situazione economica che sta investendo i principali settori produttivi del territorio. Molte le aziende manifatturiere in crisi. Tra queste la Meccanica brembana di Brembilla, il Linificio e canapificio nazionale di Villa d’Almè, la Manifattura di Valle Brembana di Zogno, la Miti, sempre di Zogno, la Mlb di Sedrina e la Scaglia spa di Brembilla, la SmiWrap (ex Cartiera Cima) di San Giovanni Bianco.

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