San Giovanni Bianco: Sandro Valcher è il campione nella sfida tra i boscaioli

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Rally-Cancervo-Venturosa45San Giovanni Bianco – A corollario della manifestazione sportiva denominata «Skyrace Cancervo-Venturosa» organizzata domenica scorsa a San Giovanni Bianco dal Gruppo sportivo Orobie, è stata proposta la tradizionale gara del boscaiolo, la prima della numerosa serie che ogni anno si svolge in Valle Brembana. La gara è stata allestita sul campo di calcio dell’oratorio parrocchiale, con la partecipazione di numerosi boscaioli. L’organizzazione è stata curata dal Gruppo boscaioli di Ornica coordinato da Luciano Quarteroni. Si sono svolte le varie gare comprese in questi raduni, dal taglio con la motosega a quello con la scure o con il partidur e altre ancora.

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Von Wunster torna birraio e fa rinascere Orobia

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Ci sarà anche l’ultima nata, la rediviva birra «Orobia», nella rassegna dei microbirrifici bergamaschi, giunta alla terza edizione, che quest’anno – dal 17 al 19 maggio – sarà ospitata nella sede dell’hotel Castello di Clanezzo. «Rediviva» perché da nemmeno due anni è tornata sul mercato l’etichetta «Orobia» per una birra che già si faceva a Bergamo nel 1936. A produrre quella birra era la famiglia Von Wunster ed oggi Orobia (ultimo nato, nel 2011, tra i birrifici orobici) è firmata da un discendente di quella famiglia. Ecco la storia.

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Dossena: Tutto pronto per la “Mascherada en cuntrada”

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Carnevale-Dossena-2012-30Dossena Il paese di si presenta anche quest’anno puntuale all’appuntamento con l’evento carnevalesco della Mascherada en cuntrada. Nel corso delle 3 serate si fa festa in sei contrade con due recite ogni sera, rigorosamente interpretate da soli artisti uomini. Si parte dalla “Cà del Piero e Liliana” per arrivare in contrada alle 20:30, dove fa il suo ingresso in scena l'”om del Bosc”, il quale presenta ciò che ha potuto sentire e vedere durante l’anno sul monte, discutendo e criticando tanto le cose giuste quanto quelle sbagliate. A questi segue l'”Arlechì” che presenta ad una ad una ogni maschera e, sempre esibendo il suo celebre carattere scherzoso, rivela il titolo della mascherata dell’anno. Il titolo di quest’anno è “Lla sarésa so la turta”. Giunge quindi il minatore con il lume seguito dai suonatori di strumenti della tradizione bergamasca.

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La cultura della baita

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Le baite, disseminate in tutta la nostra Alta Valle, rappresentano bene la vita secolare dei nostri antenati scandita sulle montagne secondo il tempo e le stagioni. Per questo le baite ci parlano, e la natura in cui le baite sono immerse ci attira anche oggi dove una vita tecnologizzata e frenetica ci lascia spesso storditi e vuoti. La natura ci parla, parla al mandriano e al contadino, come al filosofo, al letterato e all’uomo religioso. I nostri antenati che hanno vissuto vite intere in montagna hanno lasciato a noi della Valle i loro geni, le loro emozioni, anche inconsce, di fronte ai cambiamenti meravigliosi delle stagioni, di fronte a un bosco innevato, a un prato fiorito, alla luna che esce da un’abetaia, o a un camoscio che si rifugia nel bosco. La natura ci parla, e i fortunati che hanno i geni degli avi montanari meglio degli altri capiscono il suo linguaggio, perché non tutti lo comprendono.

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