Orso bruno della via Priula, sbranate due pecore ad Albaredo
-Speciale Orso Val Brembana Articolo letto da 2.341 utenti - Pubblicato il 15 Giugno 2012Albaredo, 15 giugno 2012 – È in circolazione e se ne parla: e lui aggredisce. L'orso bruno della via Priula, il selvatico che si era spinto a Morbegno, e che utilizza gli antichi valichi intervallivi per spostarsi tra Bassa Valtellina e bergamasca, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha dato il via alle scorrerie contro il bestiame. L'altro ieri ha attaccato e divorato vicino Albaredo due pecore. Come accade, in caso di incursioni di plantigradi, delle due prede è stato recuperato a malapena uno stinco rinvenuto dalla Polizia provinciale. Altri capi di bestiame scomparsi sono stati segnalati sempre in sponda orobica nella mattinata di ieri: un pastore ha denunciato lo smarrimento di un agnello, nella media val Gerola.
Si attendono i responsi degli accertamenti per dire se la zampa del possibile predatore sia la stessa. A Morbegno, il museo civico ha ospitato l'altra sera l'incontro promosso da regione lombardia con esperti e tecnici per conoscere meglio il nuovo selvatico che si sta insediando nelle montagne lombarde. Tra i relatori, Elisabetta Rossi, di Regione Lombardia, Mauro Belardi, Wwf e Maria Ferloni dell'amministrazione provinciale di Sondrio. Aula del museo affollata da più di cento persone. Mauro Belardi, del Wwf Italia, ha illustrato la biologia del grande mammifero, le abitudini, le dislocazioni, le curve di natalità.
“Gli orsi censiti tra Trentino e Lombardia sono attualmente 36. Il plantigrado partorisce ad anni alterni e non è ancora scongiurata una sua nuova estinzione. Occorre non disturbarlo, considerarlo con cautela e rispetto”. Gli esemplari che stanno frequentando alpi e Prealpi, è stato anche chiarito, “sono giovani in transito, e generalmente fanno poi ritorno in Trentino”. Sulla pericolosità: “Sono 150 anni che non ci sono aggressioni all'uomo, unica eccezione l'orso ferito che reagisce ai cacciatori”. Animale al 70% onnivoro e a predominanza vegetale ma che si può ingolosire a fonte di greggi incustoditi. “La Provincia di Sondrio – ha però detto Maria Ferloni – ha un'efficace polizza assicurativa stipulata con la Regione. I danni normalmente vengono risarciti”.
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