Cornalba ricorderà domenica l'eccidio fascista avvenuto il 25 novembre e il 1° dicembre 1944. A distanza di 68 anni rimane ancora viva la memoria di quei due tragici giorni che costarono a vita a 15 partigiani della brigata «24 maggio» del movimento Giustizia e Libertà. L'appuntamento, organizzato dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi), prevede il ritrovo alle 8,30 al palasport di e la partenza dell'autocolonna con l'omaggio alle lapidi dei partigiani Caduti a , Ambria, Algua e Rosolo di Serina. Alle 10,15, a Cornalba, la Messa, seguita dai discorsi, tra cui quello di Ornella Ravaglia, della presidenza regionale Anpi. Al termine, al cimitero di Serina, l'omaggio alle tombe dei tre Caduti russi.

È una cerimonia particolarmente sentita che, dal 1945, si tiene l'ultima domenica di novembre per ricordare quelle due giornate che si aprirono il 25 novembre 1944 con l'uccisione, poco prima di Rosolo, di Giuseppe Biava, Barnaba Chiesa e Antonio Ferrari, ad opera di una colonna fascista guidata dal capitano Aldo Resmini. Una volta a Cornalba la colonna fascista piazzò una mitragliatrice su prato e una sul campanile.

I partigiani fuggirono verso le pendici dell'Alben ma vennero fatti bersaglio da un fuoco intensissimo. Col cessate il fuoco iniziò il rastrellamento, che durerà due ore. Vennero uccisi il comandante Giacomo Tiragallo «Ratti», i fratelli Gino e Pietro Cornetti, Franco Cortinovis, Giuseppe Maffi, Battista Mancuso e Callisto Sguazzi «Peter». Una settimana dopo, il 1° dicembre, una nuova azione di rastrellamento dei militari della guardia forestale di San interessò Serina e causò la morte di altri cinque partigiani: Celestino Gervasoni, Mario Ghirlandetti e tre partigiani russi chiamati Carlo, Michele e Angelo.

Davide Cortinovis – L'Eco di Bergamo

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