Chiusura Impianti Sci di Piazzatorre, comunicato del Sindaco
Senza categoria Articolo letto da 2.080 utenti - Pubblicato il 1 Gennaio 2013Piazzatorre – Cari concittadini e turisti di Piazzatorre, anche a seguito delle numerose richieste di informazioni e chiarimenti che mi sono state fatte in questi giorni, vi riassumo la situazione relativa agli impianti di risalita che, come è ormai noto, nella stagione invernale 2012-2013 resteranno chiusi. Altre informazioni possono essere ottenute consultando la relativa deliberazione del Consiglio Comunale del 30 novembre ultimo scorso, visionabile sul sito del Comune. Nel contesto generale della grave crisi economica, che ha messo in crisi i bilanci delle società, ridotto le loro potenzialità e capacità di investimento e fortemente limitato la possibilità di ricorso a strumenti di finanziamento presso le Banche, l'attuale situazione di Piazzatorre è la seguente:
* la società ALTA QUOTA Srl, proprietaria del demanio di Torcola Vaga (fatta eccezione per la stazione di partenza) e già promotrice di un Piano Integrato d'Intervento nel 2009 ( non attuato) non intende operare ulteriormente ma al contrario vuole disinvestire;
* la società SESP Srl, proprietaria del demanio di Torcola Soliva, ha quale unica intenzione quella di cedere le sue proprietà;
* non si è fino ad ora fatta avanti nessuna nuova società che sia interessata ad investire nel settore, rilevando la proprietà degli impianti (quale ad esempio I.T.B. per Valtorta, o BREMBO SUPERSKI per Foppolo) per attuare il rilancio della stazione sciistica.
* la società VALLE dell'OLMO Srl, precedente gestore degli impianti, è stata messa in fallimento dal Tribunale di bergamo;
* la società PIAZZATORRE SKI AREA Srl, che ha gestito nel 2011-12, si è dichiarata interessata alla gestione pluriennale degli impianti, senza però intenzione di investire nell'acquisto degli stessi e senza assumersi la regia dell'intera operazione.
In assenza di ogni iniziativa di parte privata, il Comune di Piazzatorre, che era intervenuto già lo scorso inverno investendo una somma cospicua (circa 70.000 euro) per consentire in extremis l'apertura degli impianti, ha dunque avviato tra enormi difficoltà un progetto con i seguenti obiettivi:
– comporre un compendio aziendale unitario e funzionale;
– assicurare stabilità, programmazione e continuità d'esercizio al futuro Gestore degli impianti seggioviari;
– consentire il migliore svolgimento delle attività legate al turismo invernale, al fine di offrire ai turisti un servizio organizzato, efficiente ed appetibile.
Per ottenere questo risultato:
1) dopo una lunga trattativa il Comune ha raggiunto con la società Alta Quota srl un accordo consistente in una locazione pluriennale di 6 anni per l'utilizzo degli Impianti e del Rifugio di Torcola Vaga (51.000 euro il canone annuo fissato), stabilendo anche un patto di riscatto per acquistare gli impianti (al prezzo di 1.100.000 euro) entro sei anni, potendo in tal caso computare in acconto prezzo tutte le rate pagate fino a quel momento;
2) il Comune, d'intesa con la società Piazzatorre ski area srl, ha concordato il futuro affidamento del comprensorio, in modo tale da garantire l'apertura sia estiva che invernale almeno del comprensorio di Torcola Vaga – non avendo il Comune a disposizione i fondi per acquistare nell'immediato anche il comprensorio di Torcola Soliva. Nella sua ultima comunicazione scritta (Prot. n. 1880 del 28 novembre, che supera quello di settembre) la società conferma di voler l'affidamento degli impianti per almeno 6 anni per la somma annua di 25.000 euro, comprensiva di alcuni lavori urgenti da effettuare sui beni aziendali. L'accordo prevedeva anche l'obbligo per Piazzatorre Ski Area Srl di venire in possesso di alcuni beni mobili del Fallimento della Valle dell'Olmo srl, necessari all'esercizio d'impresa, nonché l'adempimento di tutte le ulteriori incombenze e necessità (revisione impianti, assicurazione, manutenzione ed utenze, gestione autonoma);
3) quanto al pignoramento della seggiovia Gremei II, richiesto da un creditore della società Alta Quota Srl, non potendo il Comune – per ovvie ragioni – provvedere in alcun modo al pagamento per conto di altri, è riuscito dapprima a rinviare l'esecuzione. Una volta eseguito comunque il pignoramento, il Comune ha favorito le trattative tra le parti, così che il 17 dicembre, presso la sede municipale, si è riusciti a raggiungere un accordo con cui il creditore rinunciava alla procedura esecutiva accettando di rivalersi sul canone di locazione pagato dal Comune ad Alta Quota, e consentendo così che gli impianti potessero funzionare per l'attuale stagione invernale;
4) nel frattempo il Comune ha proposto un contratto di locazione di lunga durata anche al proprietario della stazione di partenza, al quale le condizioni di massima dell'intera operazione erano state chiarite sin dal luglio scorso. Il proprietario non ha accettato la ripetuta offerta del Comune (in sintesi: durata di sei anni, canone 10.000 euro annui, per la locazione dell'intero fabbricato con l'area circostante), replicando invece con una controproposta che per durata ed oggetto (durata 1 anno, rinnovabile ma con la necessità di ripresentare ogni anno la domanda, con esclusione dei locali per il noleggio e altri) non consentiva al Comune di portare a termine l'operazione di “salvataggio” degli impianti, per le ragioni riferite nella seduta del Consiglio Comunale, ed ancor prima chiaramente esposte al privato nella richiesta di locazione. E' evidente che il Comune, Ente Pubblico, non poteva far dipendere tutti gli altri contratti, e ancor di più l'intera complessa operazione di acquisto degli impianti di risalita, dalla volontà di un terzo.
Tanto più che egli non è mai stato disponibile ad un contratto di sei anni, per ragioni che non ha mai esplicitato prima e che – apparse in gran numero soltanto in seguito sui giornali e sul web – non riguardano aspetti di sua competenza ma esclusivamente dell'Amministrazione Pubblica, quali le garanzie sul Gestore degli impianti, l'insostenibilità economica dell'intero progetto, il fallimento della società Valle dell'Olmo, le difficoltà di bilancio del Comune, l'inaffidabilità degli altri interlocutori, ecc.
Nonostante ciò, il Comune, sacrificando tutto il lavoro e il progetto faticosamente costruito e al fine di evitare che la chiusura degli impianti nella stagione invernale alle porte potesse arrecare un grave danno all'economia locale e un disservizio ai turisti, il 14 dicembre ha inviato al privato un'ulteriore offerta (Prot. n. 1972) con la quale – in alternativa alla locazione pluriennale – accettava le sue condizioni, ossia un contratto di durata annuale, anche senza inclusione del noleggio, per la somma di 10.000 euro. A questa diversa proposta, il privato non ha neppure risposto.Così come non ha mai risposto alla successiva richiesta (del 18 dicembre) di avere un incontro diretto, nell'estremo tentativo di raggiungere un accordo.
5) preso atto dell'impossibilità di disporre dei beni necessari per il funzionamento degli Impianti, il Comune a questo punto ha dovuto comunicare a tutti gli altri soggetti coinvolti l'impossibilità di proseguire nell'operazione. Questo comporta inoltre che molte delle delicate questioni che stavano per essere risolte, come il pignoramento delle seggiovie, si ripropongono ora in tutta la loro gravità, a causa della mancata chiusura degli accordi.
Alcune considerazioni.
La conseguenza più grave della non riuscita realizzazione di questo progetto è di impedire al Comune di acquistare gli impianti di Torcola Vaga. Oltre alla chiusura in questa stagione invernale, si azzera nuovamente ogni concreta possibilità di garantire stabilità e continuità d'esercizio degli impianti, restringendo sempre di più il campo delle possibilità di conservare e sfruttare questa fondamentale risorsa del nostro territorio. Il Comune di Piazzatorre, e non altri, senza perseguire alcun interesse particolare, ma sempre e soltanto l'interesse della collettività, ha impegnato in questa complessa operazione la maggior parte delle proprie risorse, nonostante la difficile situazione degli Enti locali e una normativa che ne limita sempre di più le possibilità di agire. Era disposto ad assumersi grandi responsabilità e gravosi impegni finanziari per poter fornire un servizio turistico di qualità e per sostenere l'economia locale, creando occasioni di lavoro, favorendo le attività commerciali e artigianali e valorizzando il patrimonio immobiliare sia dei cittadini del paese sia dei villeggianti. Pur con tutta l'amarezza di chi si è impegnato per quasi un anno con fatica, grande dispendio di energie e di tempo per raggiungere il risultato dell'apertura degli impianti, posso garantire che per l'Amministrazione Comunale questi obiettivi rimangono prioritari e fondamentali per il prossimo futuro.
Il sindaco Michele Arioli
– Alberghi, pizzerie, ristoranti, appartamenti a Piazzatorre
– Fotografie immagini di Piazzatorre
– Escursioni sui sentieri di Piazzatorre
– Manifestazioni a Piazzatorre in media Valle Brembana
– Sciare a Piazzatorre sulle Torcole
6 Risposta a “Chiusura Impianti Sci di Piazzatorre, comunicato del Sindaco”
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Inserito il 2 Gennaio 2013 alle ore 09:42 GMT+0100
Penso che sia giunto il momento di mettere da parte le polemiche e sedersi ad un tavolo, se utile e penso di si, insieme a rappresentanti di villeggianti e residenti di buona volontà, confrontarsi sul da fare ed arrivare ad una soluzione che permetta una stabile prospettiva futura per la nostra Piazzatorre tanto amata da tutti noi. Ci vuole della buona volontà ed un po di coraggio da parte di tutti.
Se posso essere utile, io ci sono
Enzo Casella enzocasella@tin.it – cell 3358097864
Inserito il 3 Gennaio 2013 alle ore 15:54 GMT+0100
Egr. Sig. Sindaco, grazie per avere fatto il punto della situazione anche attraverso questo forum. Capisco la situazione economica delle parti ma a questo si è giunti attraverso la totale assenza, negli anni precedenti, di una adeguata politica di mantenimento e di rinnovamento del paese stesso.Inesorabilmente Piazzatorre si sta “spegnendo”,questo nessuno lo vuole, io compreso.Per questo faccio appello a che Amministrazione, cittadini e villeggianti si facciano promotori della “rinascita” del paese. Come? Enzo ha già iniziato
Inserito il 5 Gennaio 2013 alle ore 22:06 GMT+0100
Caro sindaco sono un villeggiante di Piazzatorre da ormai 30 anni, ti ringrazio per averci chiarito esattamente cosa ha determinato la chiusura degli impianti per questo inverno. E’ chiaro che tutte le colpe non sono della tua giunta perché è ormai da un decennio, se non più, che Piazzatorre è un paese che non conosce sviluppi.
Una cosa mi infastidisce molto: ormai si sente parlare solo dello sviluppo di altri paesi che non hanno nemmeno lontanamente un paesaggio stupendo come quello di Piazzatorre, anni fa eravate al vertice della valle e ora a stento si sente nominare il paese. Come è possibile tutto ciò?
Concludo con l’augurarti buon lavoro con la speranza che riusciate a farci rivivere presto il Piazzatorre degli anni d’oro con tante escursioni e divertimenti estivi, ed inverni di code chilometriche per salire sulle Torcole a sciare.. Fedelissimo da sempre a Piazzatorre
Inserito il 7 Gennaio 2013 alle ore 12:36 GMT+0100
Siamo a pochi km di distanza, in luoghi sicuramente meno attraenti di quanto potrebbe essere Piazzatorre… francamente non capisco…
Inserito il 7 Gennaio 2013 alle ore 13:37 GMT+0100
E’ tutto contrassegnato da un «più» questo week end della Befana, ultimo scampolo delle vacanze natalizie, nelle innevate Valli orobiche. Segna «più» il barometro del tempo (bello stabile, grazie all’anticiclone) e delle presenze, con alberghi pieni e grande ritorno alle seconde case e segna «più» anche il termometro, con temperature ben sopra le medie del periodo. Più nove, più dieci al sole? Zero problemi, perché il caldo anomalo intaccherà solo in modo marginale l’innevamento, ma renderà ancora più gradevole le ultime sciate prima del rientro. Insomma, l’equazione della felicità dello sciatore: neve stupenda e sole a gogò. Gli operatori sorridono e tirano un mezzo sospiro di sollievo, dopo le vacche magre dello scorso inverno, tracciando un primissimo bilancio del mese di dicembre che, dati alla mano, è tornato ai livelli di due anni fa.
Nel comprensorio Bremboski (Foppolo, Carona e San Simone) si sono registrate giornate anche con punte di ottomila presenze: «Un vero macello», sintetizza in modo colorito, il direttore degli impianti, Andrea Bosco, prestatosi a dare manforte in questi giorni alla biglietterie prese d’assalto. Nella triade sciistica brembana per eccellenza tutte le piste sono aperte e perfettamente innevate (ad eccezione del «Toro» di Foppolo, sciabile solo in presenza di due metri di neve naturale). Identica la situazione di Valtorta-Piani di Bobbio, dove tutte le piste sono aperte ad eccezione della «Cedrino» che aspetta, pure lei, la neve naturale.
La parola magica in grado di neutralizzare i timori legati al rialzo delle temperature è innevamento artificiale. Quasi tutte le stazioni bergamasche, a dicembre, vi hanno fatto ricorso, approfittando del termometro sotto zero e creando così quel «fondo» ghiacciato che funge da autentica barriera, capace di resistere a tutto, alle piogge di Santo Stefano (unico momento di maltempo) come al rialzo termico dell’Epifania. È il caso di Lizzola, dove il direttore Paolo Vigani conferma la piena funzionalità di tutte le piste che hanno beneficiato dei lavori di ammodernamento e potenziamento del bacino idrico per i cannoni sparaneve. Stesso refrain anche per Monte Pora-Presolana, dove circa il 50 per cento delle piste dispone, appunto, del fondo di sicurezza. L’altra metà, in particolare le panoramiche «Pian de l’Asen», hanno solo l’innevamento naturale, ma non mostrano nessun cedimento.
Siamo a pochi km di distanza, in luoghi sicuramente meno attraenti di quanto potrebbe essere Piazzatorre… francamente non capisco…
Inserito il 5 Marzo 2013 alle ore 17:12 GMT+0100
Mi si stringe il cuore, ora siamo quasi alla fine della stagione invernale 2012-2013, purtroppo non ho potuto apprezzare il comprensorio di Piazzatorre, già visitato nella stagione 2010-2011. Ho visitato altre località come i piani di Bobbio e il comprensorio di Chiesa in Valmalenco.
Ho notato nelle persone di quei luoghi tanta buona volontà, simpatia e gentilezza che purtroppo a Piazzatorre non ho notato. Forse anche la mancanza di volontà dei residenti e delle società per acoordare la gestione sgli impianti ha fatto in modo che non venisse trovato un interessato che avrebbe potuto gestire gli impianti e che di conseguenza ha provocato la non apertura degli impinti.
Secondo me il Comune dovrebbe iniziare a occuparsene della ricerca di società interessate già nei mesi di luglio e agosto per poi concludere i contratti già a novembre.
Spero che per la stagione 2013-2014 venga trovata una soluzione in fretta o Piazzatorre e le Torcole scompariranno per sempre.