Reportage: traversata dal Grabiasca al Pizzo Poris

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Il ritrovo è nuovamente fissato per le 7.00 alla “curva del Calvi”. Questa volta siamo solo in due (io e Lupin), ma ugualmente decisi ad eguagliare almeno il bel concatenamento dell’altro ieri: Corni di Sardegnana – Pizzo Torretta. I monti prescelti sono quest’oggi il Grabiasca, possente cima a ridosso del rifugio Calvi, ed il pizzo Poris, che minaccioso, si erge tetro sul versante meridionale del passo di Valsecca. Nonostante la strada iniziale sia la solita, trovo ancora alcuni scorci per me inusuali. Sfiorando solamente il rifugio, ci abbassiamo sulla sponda del lago Rotondo, con splendida vista sull’intera costiera del Cabianca.

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Reportage: Invernale ai magici scenari della Conca del Calvi

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Saliamo dall’itinerario canonico Carona – Diga Fregabolgia sfruttando la prima luce del mattino. Da qui la magnificenza della conca del Calvi è imponente, ognuno dei tre decide di viverla a suo modo: Gogis si gode il bel sole, io e Gino invece affrontiamo l’itinerario invernale per il Rifugio Calvi; Gino si ferma in cima alla costa (2070 metri circa) per fare foto memorabili, io completo l’itinerario andandomi a bere un succo al Calvi, sono il primo cliente della giornata (forse della stagione?), il rifugista mi comunica che d’ora in poi il Calvi è aperto tutti i sabati e le domeniche.

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Alla ricerca delle tenebre orobiche

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tenebre-orobicheQuando l’amore per le Orobie viene unito all’amicizia e ad un pizzico di curiosità è facile organizzare in pochi minuti escursioni incredibili come quella che abbiamo avuto il piacere di fare martedì sulle pendici del Menna.

Un balcone panoramico, due macchine fotografiche, una bottiglia di spumante per festeggiare la mia laurea, un buon thermos con caffé per scaldarci durante la notte; sono gli elementi per goderci una serata memorabile, quelle in cui senti che la natura è viva, e che siamo parte di un mondo immensamente più grande di noi: tramonto infuocato, luna piena sopra il Monte Arera, isolato temporale ad est con lampi lontani, le bianche Orobie che brillano nel sereno della notte, la pianura illuminata di sfondo.

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Il Monte Alben, natura selvaggia in Val Serina

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Il Monte Alben è una delle vette più caratteristiche delle Orobie e come tutte le montagne più belle ha una doppia faccia: pareti dirupanti e calcaree sul versante di Oltre il Colle e della Val del Riso, grandi conche pascolive a balze fiorite sopra la mitica Corna Bianca (regno del Camos) sul versante di Cornalba.

I pascoli dell’Alben sono qualcosa di unico, una lunga mulattiera lungo la Val d’Ola porta le mandrie in quota attraverso un percorso tortuoso ma con pendenze mai sostenute, nell’isolata magnificenza di questa montagna dopo ore di fatica si apre un mondo nuovo: i piccoli pianori della Baita Sota sono il preludio alla grande conca della Baita Sura, dove il pascolo arriva fin quasi in vetta alla Croce di Oltre il Colle (Crocetta) e alla vetta dell’Alben vera e propria, che in fondo alla valle si guardano altezzose una di fronte all’altra separate solo dal Passo della Forca. CONTINUA ARTICOLO »