C’è il terremoto a Zogno, ma sono i lavori in galleria

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 Zogno – Essere svegliati alle prime ore del mattino da un boato sordo seguito dal letto che traballa e dai lampadari che ondeggiano non è certo piacevole. E’ successo nei giorni scorsi a Zogno, quando la terra ha tremato per diversi secondi nella località della conca. Una scossa di terremoto, hanno pensato inizialmente gli abitanti della zona, ma l’istituto di Geofisica e Vulcanologia italiano non segnalava nessun evento sismico da quelle parti. Il pensiero è andato allora alla variante in costruzione nelle viscere del monte di Zogno, che si trova proprio nel centro del paese. Già nelle settimane successive l’inizio dei lavori erano pervenuti sordi boati dal cantiere, ma nessuna scossa di forte intensità.

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Zogno, la variante deve deviare davanti alla cappelletta in rovina

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Zogno – Una volta che erano tutti d’accordo, a complicare le cose, ci si è messa di mezzo la legge. Erano tutti d’accordo – parrocchia, progettisti e Provincia – che quella cappellina, abbandonata e in degrado, in quel luogo non andava più bene. Era meglio demolirla o spostarla altrove. A metterci il bastone, la burocrazia: l’edificio, conosciuto come Madonna del Lavello, ha più di 50 anni, ospita un affresco (ormai solo in minima parte visibile) e perciò va conservata, dov’è ora. Il no, quindi, a uno spostamento o all’abbattimento, è arrivato dalla Soprintendenza. Così, il muro della variante di Zogno, poco oltre Ambria e prima di arrivare a San Pellegrino, ha dovuto deviare, con qualche costo aggiuntivo (nel punto in cui sarà realizzato il rondò di svincolo, proprio a monte della cappelletta).

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La variante in galleria cresce a colpi di dinamite

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Zogno – La variante in galleria di Zogno prosegue spedita. A dirlo ora non solo i tunnel sempre più profondi che si vedono dalla provinciale 470, ma anche il rumore delle micro cariche esplosive che sbriciolano la roccia per far avanzare lo scavo. «Abbiamo iniziato da alcuni giorni a posizionare delle micro cariche per frantumare lo strato di roccia – dice Renato Stilliti dirigente settore Viabilità della Provincia – un bel passo avanti per non perdere tempo e continuare senza intoppi. Le cariche si stanno utilizzando solo nel cantiere centrale di San Bernardino, il rumore è parecchio, complice la cassa di risonanza che la valle crea, amplificandone il rumore».

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Variante di Zogno… si lavora giorno e notte, senza tregua

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 Zogno – Ogni giorno migliaia di veicoli attraversano il centro abitato di Zogno, salendo o scendendo lungo la Strada provinciale della Valle Brembana. Inevitabili le conseguenze che una simile mole di traffico porta con sé, dall’inquinamento atmosferico ai lunghi tempi di percorrenza. Un vero tormento per cittadini e automobilisti. La soluzione arriverà dalla Variante all’abitato di Zogno. Si tratta di una bretella lunga circa 4 chilometri, i cui lavori proseguono spediti e su più fronti: dallo scavo contemporaneo delle due gallerie, alla posa di barriere e reti di sicurezza, dalle infrastrutture in cemento armato per la copertura del canale Enel alla realizzazione di ponticelli e opere accessorie.

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