Quaranta gruppi di penne nere sfilano nel ricordo di Nikolajewka

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Nikolajewka2014-15Branzi – La simpatia per gli alpini è sempre vivissima, e si è avuta ancora una volta testimonianza in proposito ieri a Branzi che ha ospitato la quarantatreesima edizione della manifestazione del ricordo della tragedia di Nikolajewka sul fronte russo nel corso della Seconda guerra mondiale. Tanta folla di valligiani dell’alta Valle Brembana e ancora di vacanzieri di ritorno da una splendente giornata sulla neve, e scroscianti e ininterrotti applausi al corteo che è sfilato dal municipio al piazzale del monumento ai Caduti, a far da contrappunto alle musiche della Fanfara alpina di Scanzorosciate.

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Ticket in Arera, coi 7.000 euro di tre mesi frana sistemata

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pass-AreraOltre il Colle – Tre mesi di ticket al parcheggio dell’Arera hanno portato nelle casse comunali di Oltre il Colle circa 7.000 euro. Fondi che saranno utilizzati per la manutenzione della strada che, dalla località Plassa, porta fino a quota 1.600 metri, al parcheggio realizzato dal Comune. Si è così conclusa la prima stagione di sperimentazione dell’ecopass sull’Arera, voluto dall’amministrazione comunale guidata da Valerio Carrara. Due gli obiettivi: evitare, nei periodi di particolare affluenza, soprattutto ad agosto, il parcheggio selvaggio sulla strada e raccogliere un po’ di fondi che poi serviranno per la manutenzione dello stesso tracciato. Così, al piazzale posto in quota, è stata istituita una sosta a pagamento (con ticket tramite grattini), sul modello dell’ecopass già in vigore da due anni sulla strada Capovalle-Mezzeno di Roncobello (dove, però, il ticket si paga a inizio strada). Non particolarmente importanti gli incassi del primo anno (a Roncobello, per esempio, già il priglio mo anno si andò oltre i 10 mila euro).

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Così tutto Roncobello nascose per due anni e salvò la vita a 9 ebrei

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Roncobello – Mi permetto narrarvi la storia della mia famiglia dal 1943 al 1945.Dopo aver subito il campo di concentramento di Ferramonti fummo mandati, come internati liberi, prima a Ponte Nossa e poi a Branzi. Rimanemmo in questo paese fino al settembre del 1943, epoca della capitolazione. Per molti giorni ci assillò un grave problema: andare o restare, finché venne richiesto alle varie stazioni dei carabinieri ed ai podestà se v’erano ancora degli ebrei e in caso positivo di consegnarli. I carabinieri stessi ci avvertirono indirettamente del grave pericolo e non ci restò altro da fare che fuggire. Casualmente incontrai l’uomo al quale dobbiamo – si può dire – la vita: il geometra Isacco Milesi podestà del Comune di Roncobello.

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Oro Rosso anche in quel di Gerosa

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zafferanoGerosa – Dopo Costa Volpino, Roncobello e Dossena l’oro rosso arriva anche sopra Gerosa. Sul confine tra l’alta Val Brembilla, la Valle Imagna e la Val Taleggio, in prossimità della località “Tre Faggi” presso la baita “Sacra Famiglia” il cui nome deriva proprio da una santella solo di recente affrescata e raffigurante la “Sacra Famiglia” posta sul lato destro della baita che domina l’intera vallata, è stata scoperta una vena di “Oro Rosso”. La mente corre subito a scavi, minatori, miniere, niente di tutto questo, così viene chiamato lo zafferano che li viene prodotto con tanta passione ed entusiasmo dalla famiglia Cremaschi. I bulbi di crocus sativus da cui si ricava lo zafferano, messi a dimora lo scorso fine luglio, provengono dagli Altipiani di Navelli, dal piccolo Comune dell’Abruzzo di Civitaretenga, ove viene coltivato il miglior zafferano d’Europa che, nel 2004, ha ottenuto anche il riconoscimento DOP.

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