Cani pastore in gara “Chi li picchia non sa insegnare”

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Cusio – «Quanto accaduto al passo di Crocedomini è assurdo ed esecrabile. Il legame che si crea tra il pastore e il suo cane da lavoro è ancora più forte di quello tra una persona e un semplice cane da compagnia. E gli alpeggiatori non sono assolutamente così». La condanna, ieri ai Piani dell’Avaro di Cusio – dove si disputava l’11° campionato di cani da pastore – è stata unanime. Del malgaro che a metà luglio, a Breno, nel Bresciano, ha ucciso a bastonate e sassate il suo cane perché divenuto mordace e poco utile al lavoro, quasi non si vuole parlare. Perché un gesto del genere – dicono gli allevatori e alpeggiatori – non fa parte della nostra cultura. Un gesto che però, a Breno, ha convinto il Comune ad annullare la storica gara dedicata proprio ai cani da pastore, manifestazione storica che si svolgeva dal 1988.

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Cani da pastore una passione senza crisi, torna la sfida

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Cusio – Potremmo chiamarla una passione e – per loro – i cani, un mestiere, senza crisi. Perché se il mondo degli alpeggi è sempre più in ritirata, causa la scarsità di animali portati in montagna, quello dei cani da pastore guidati dai bergamini si allarga sempre più. Lo dimostra il campionato a loro dedicato, che da 11 anni si disputa ai Piani dell’Avaro di Cusio. Partito magari in sordina, ora raccoglie a ogni edizione fino a cento concorrenti, provenienti da tutta la Lombardia, ma in particolare dalle terre d’alpeggio, quindi Bergamo, Brescia, Sondrio, Lecco, Como e Varese. Con appassionati di ogni età, da chi ha dieci anni fino agli ottantenni, maschi e femmine. L’obiettivo dell’evento – organizzato dal Comune e anche quest’anno dedicato all’alpeggiatore Gianrenato Bianchi – è quello di avvicinare i più giovani a un patrimonio culturale millenario che non può andare perso, quello degli alpeggi e appunto dei cani da pastore. L’appuntamento è come sempre alle 12, per il pranzo alla baita degli alpini, nell’ambito della Festa della montagna, quindi alle 13 le iscrizioni e alle 14 il via alla gara.

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Mais a Cusio, e l’ultimo mugnaio torna in auge

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Cusio – Una dozzina di anni fa rischiò di chiudere per sempre. Perché le tubazioni che portavano acqua alla ruota erano marce. Poi il recupero, anche grazie al Comune e, ora, la seconda vita. Anche perché alcune famiglie del paesehanno ripreso mini coltivazioni di granoturco, come una volta, quando nella Valle Averara ilmais era alimento di sostentamento fondamentale e diffuso un po’ ovunque. Così oggi quelle macine in pietra e il loro custode, Ernesto Paleni, oggi 85 anni e ultimo mugnaio della Valle Brembana, sono tornate ancora utili. Siamo ai mille metri di Cusio, nella partebassa del paese.

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Sci, Cusio cerca un gestore, impianti in affitto anche gratis

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Cusio – Cercasi gestore per il comprensorio sciistico dei Piani dell’Avaro. Il canone d’affitto? Anche zero euro. Tempo di crisi, pure per gli sport invernali e, così, l’amministrazione comunale di Cusio, proprietaria dell’impianto di risalita e delle struttura annesse per lo sci ai 1.600-1.700 metri dell’Avaro, nel bando (in scadenza il 18 settembre) per trovare un gestore, ha lasciato totale libertà ai proponenti. Il canone d’affitto potrà essere irrisorio, anche non esserci, e gli introiti totalmente incassati dal gestore. Non viene fissata neppure la durata del contratto d’affitto. Insomma, la cosa importante è che qualcuno possa prendersi in carico le piste di discesa e di fondo. Dopo quattro anni è scaduto il contratto col precedente gestore (che aveva un canone peraltro simbolico) e alla stagione sciistica mancano poco meno di tre mesi. «L’unico obiettivo del Comune – spiega il sindaco Ezio Remuzzi – è che gli impianti funzionino, per questo abbiamo lasciato aperte diverse possibilità.

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