fiera-capre-branzi13Branzi – Il re troneggia a , la regina a Valgoglio. Tutt'e due sono stati insigniti del titolo all'ultradecennale mostra interprovinciale delle capre di razza Orobica o di Valgerola, l'ultima della stagione, svoltasi ieri a . A organizzare l'evento è l'Associazione caprai della Valfondra, di cui è presidente Vilma Midali, allevatrice in località Cornel di Feles a Branzi, che due anni fa ha lasciato la guida 'azienda al figlio Stefano Tomaselli, venticinquenne. Uno dei giovani che in tempi recenti hanno deciso di farsi imprenditori nel settore caprino e ora è titolare del più folto allevamento, con oltre 250 capi stallati, in prevalenza delle razze orobica e saanen. E l'occasione è utile per chiedergli se un giovane può vivere dignitosamente con questo mestiere. «Sì, ci può vivere – dice -, ma si sappia in partenza che c'è da lavorare sodo sette giorni su sette, che ci si deve aggiornare professionalmente con continuità e ci si deve saper muovere sul mercato per la vendita della produzione casearia e del capretto.

Ci si deve impegnare anche economicamente per la realizzazione della struttura aziendale ed infine, che non guasta affatto, servono una buona dose di esperienza che di solito si fa nella famiglia già dedita alla zootecnia e tanta passione per gli . Le improvvisazioni del momento non hanno futuro, per cui se un giovane pensa di farsi capraio, metta il tutto in conto e dimentichi la discoteca». La fiera di Branzi è diventata punto di riferimento per gli allevamenti di capre orobiche delle valli , Imagna e Seriana nella nostra provincia, ma anche nel Lecchese con Valsassina e (Valgerola e bassa valtellinese) ed è significativa la presenza di operatori non brembani.

Queste realtà hanno partecipato alla fiera con 23 aziende e 150 capi iscritti a libro genealogico le cui caratteristiche sono state evidenziate nelle considerazione tecniche degli esperti di razza: «Capi sui quali – è stato specificato – si potrebbero impostare future aziende garantite nel significato reddituale». Infine, le classifiche. Ha primeggiato l'allevamento di Elio Ghilardi di San Giovanni Bianco con quattro primi posti di categoria, seguito con due primi posti dall'allevamento di Michele Chioda di Valgoglio, che hanno conquistato rispettivamente i titoli di re e reginetta con diploma e premio in denaro della Comunità montana di Brembana consegnato dall'assessore all'Agricoltura Orfeo Damiani. Un primo posto per gli allevamentidi Giacomo Muttoni di Casargo (Lecco), Giovanna Maroni di Primaluna (Lecco), Sergio Locatelli di Roncola San Bernardo, Ugo Zugnoni di Cosio (Sondrio) e Claudio Sandri di Primaluna (Lecco).

L'Eco di Bergamo

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