Zogno: sbloccati i fondi regionali per la variante
-Speciale Variante di Zogno Articolo letto da 1.464 utenti - Pubblicato il 9 Agosto 2009Pirovano: erano una promessa, ora ci sono. Appalto nel 2010, un'opera da 61 milioni. «Quei soldi erano una promessa: ora sono una realtà concreta. Da lunedì, quando avrò tutti gli elementi necessari a disposizione, esamineremo i dettagli della questione, ma il prossimo anno potremo appaltare i lavori e partire con l'opera». Il presidente della Provincia, Ettore, Pirovano, ieri ha ricevuto la notizia direttamente dal Governatore della Lombardia, roberto formigoni: i 61 milioni di euro necessari sono lì, pronti all'uso, disponibili sul piano concreto (su quello formale già lo erano dalla fine dello scorso anno, quando lo stesso Formigoni ne aveva comunicato la disponibilità all'allora inquilino di via tasso, Valerio Bettoni) dopo il via libera della Giunta del Pirellone. Che ieri, nella sua ultima seduta prima della pausa estiva, ha anche sbloccato dal punto di vista finanziario un altro progetto fondamentale per la bergamasca: quello relativo al nuovo Leolandia Minitalia di Capriate.
«Finora – spiega Pirovano – i fondi per la variante di Zogno erano contrassegnati da una sigla che nel gergo della burocrazia regionale significa “prima o poi te li darò”. Tant'è che sul tavolo, quando mi sono insediato, ho trovato anche una lettera del mio predecessore che sollecitava alla Regione una soluzione della vicenda». E uno dei primi atti presidenziali dello stesso Pirovano fu proprio quello di andare a propria volta a milano a sollecitare lo sblocco di quel finanziamento che ora, dice lo stesso presidente, «è disponibile nella sua globalità e, soprattutto, nella sua concretezza. Ed è una grande notizia, che mi rende felice per tutta la gente che vive e lavora in Valle brembana. Un'area per la quale esistono già prospettive di rilancio in grande stile, con il progetto San Pellegrino. Ma per la piena riuscita del progetto San Pellegrino è fondamentale anche la componente viabilistica, che adesso, con questa decisione della Giunta regionale, ha compiuto un passo davvero decisivo».
Tecnicamente la variante (già progettata) è lunga 4 chilometri e 700 metri, attraverso un tracciato che si snoderà tra la località Inzogno (a Sud del centro abitato, prima della centrale Enel) e la Madonna del Lavello di Ambria, oltre il paese, verso Nord. Tra questi due estremi sono previsti una galleria di 607 metri, un tratto all'aperto di 380, un'altra galleria lunga un chilometro e 730 metri (sotto il monte di zogno), un tratto in superficie di un chilometro e 574 metri e il rondò ad Ambria. Un'opera complessa, per la cui realizzazione sono previsti cinque anni di lavori. Lavori che, ad onor del vero, alla fine del 2008 – quando Formigoni annunciò a Bettoni di aver reperito i soldi necessari nelle pieghe del bilancio regionale – era stato previsto di appaltare e far partire già quest'anno, ma le cose sono andate diversamente.
Ora invece si parla del 2010, per un'opera comunque già progettata che Zogno – al di là delle implicazioni dell'opera sul progetto San Pellegrino e sull'intero traffico vallare – attende soprattutto per se stessa, e per scrollarsi di dosso l'assedio dei 23 mila veicoli che l'attraversano ogni giorno, amplificandosi ulteriormente a livello drammatico nei fine settimana.
Un'opera nella quale crede profondamente anche la Regione, al punto che, disse a suo tempo il presidente Formigoni «sarà una boccata d'ossigeno per la vita quotidiana degli abitanti della Valle Brembana, ma è anche un gesto di fiducia concreta nei confronti di una realtà territoriale dalle enormi potenzialità e che in questo momento sta vivendo una situazione con la chiusura di diverse realtà produttive. In questo senso la variante è una sferzata per l'occupazione, perché fare grandi opere in momenti difficili come questo vuol dire anche dare un segnale all'economia».
Piero Vailati – L'Eco di Bergamo
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Inserito il 22 Ottobre 2009 alle ore 08:56 GMT+0100
Bergamo, 20 ottobre 2009
Preg.mo Avv.
ROBERTO MAGRI
Presidente Consiglio Provinciale
Via Tasso, 8
24100 BERGAMO
Oggetto: Interpellanza riguardante la realizzazione della variante di Zogno.
Il sottoscritto Consigliere Provinciale della “Lista Bettoni”, ai sensi dell’art. 33 del Regolamento del Consiglio Provinciale,
-vista la determina nr. 1712 del 19/05/2009, registrata in data 26/5/2009, avente ad oggetto l’approvazione delle risultanze della Conferenza di Servizi per l’approvazione del progetto definitivo relativo alla variante all’abitato di Zogno;
-considerato che con la determina in argomento il progetto definitivo veniva inviato per l’approvazione alla Giunta Municipale;
-rilevato che nonostante l’ennesimo annuncio che l’opera è finanziata, a distanza di cinque mesi dalla citata determina, il progetto definitivo della variante di Zogno non risulta ancora approvato dalla Giunta Provinciale;
-evidenziato che la condivisa esigenza che i tempi fra i vari adempimenti e passaggi procedurali vengano tagliati e ridotti ai minimi termini, continua a risultare largamente e ampiamente inattuata;
-ravvisata l’urgente necessità di conoscere i tempi delle fasi successive con particolare riguardo:
a)alla pubblicazione del bando di gara per l’appalto integrato di affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori;
b)all’espletamento e aggiudicazione della gara d’appalto in argomento;
c)alla definizione della progettazione esecutiva dell’intervento;
d)all’effettivo inizio dei lavori;
– sottolineata la particolare rilevanza che la rapida realizzazione dell’intervento riveste per l’intera Valle Brembana;
INTERPELLA
il Sig. Presidente della Provincia chiedendo di conoscere:
1)per quali ragioni a 5 mesi di distanza dalla determina dirigenziale che trasmette il progetto definitivo della variante di Zogno, la Giunta Provinciale non abbia a tutt’oggi proceduto alla sua approvazione;
2)di conoscere i tempi stimati per l’espletamento dei seguenti adempimenti:
a)pubblicazione del bando di gara per l’appalto integrato di affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori;
b)espletamento e aggiudicazione della gara d’appalto di cui al precedente punto a);
c)definizione della progettazione esecutiva dell’intervento;
d)effettivo inizio dei lavori.
L’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Vittorio Milesi