Zogno – «D'ora in poi i genitori degli alunni di Zogno si chiederanno se sia più opportuno per i propri figli scegliere come prima opzione una scuola di Bergamo piuttosto che rischiare di non essere accettati a Zogno e di non trovare posto in città come successo quest'anno». A scrivere, in una lettera indirizzata ad amministratori pubblici e dirigenti scolastici, sono gli otto genitori dei ragazzi di Zogno che quest'anno hanno visto respinta l'iscrizione al liceo Scientifico del Turoldo di Zogno. I criteri stabiliti dal Consiglio d'istituto, infatti, danno priorità a chi viene da lontano su chi risiede in paese, «in quanto avrebbe maggiore difficoltà a raggiungere analogo istituto a Bergamo». Esclusi dal liceo di Zogno, i genitori si sono allora rivolti alle scuole di Bergamo, dove però in alcuni casi non hanno trovato posto.


I genitori sottolineano come i criteri scelti sarebbero «alquanto discutibili» e «in contraddizione con quelli adottati dagli istituti di Bergamo dove, invece, hanno la precedenza gli alunni che vivono vicino alla scuola». Criteri che, secondo i genitori, denoterebbero «una scarsa conoscenza del territorio: è tutto da dimostrare, infatti, che un ragazzo di San sia più svantaggiato nel frequentare un istituto di Bergamo rispetto a uno di una frazione di Zogno, esempio ». Sulla questione il consigliere provinciale Vittorio Milesi ha presentato un'interpellanza in Consiglio provinciale, chiedendo in particolare di valutare la possibilità di «criteri meno rigidi o deroghe nei parametri per la formazione delle classi nelle aree montane». Già a suo tempo il preside del Turoldo Gualtiero Beolchi aveva risposto ai genitori affermando che le priorità andavano stabilite sull'ambito vallare e che, eventualmente, per il prossimo anno i criteri sarebbero stati rivisti.

L'Eco di Bergamo

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