Ville liberty a Vetta, ricostruzioni vietate
Senza categoria Articolo letto da 2.492 utenti - Pubblicato il 23 Ottobre 2009San pellegrino Terme – Le ville liberty alla Vetta di San Pellegrino non si potranno demolire e ricostruire: saranno possibili solo ampliamenti minimi fino a un massimo, per alcuni casi, del 10%. Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando recentemente una variante al Prg. «Si potranno fare manutenzioni e ampliamenti dal 5 al 10%, a seconda degli edifici, ma solo per adeguamenti igienico-sanitari e tecnologici – ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Franco Nicolosi –.
Per due edifici, peraltro, non sarà consentito alcun ampliamento. Si tratta di un provvedimento a salvaguardia di un patrimonio storico-architettonico importante».
E le ville della Vetta sono state escluse anche dal piano casa, insieme al centro storico, alle località Pernazzaro e Belvedere. San Pellegrino ha infatti deciso di non applicare in alcune zone della cittadina il piano casa, che avrebbe consentito l'ampliamento del 20% delle proprie abitazioni. «Ciò che viene escluso dal piano – ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici Nicolosi – ha un carattere paesaggistico-architettonico rilevante. È stato un decreto nazionale, a definire il centro storico della nostra cittadina di particolare interesse architettonico e paesaggistico. Vogliamo evitare che vengano stravolte le caratteristiche architettoniche originarie, alla Vetta come nel centro storico, per i portici come per Villa Giuseppina». Contrarie al provvedimento le minoranze. «La finalità del piano casa – ha detto Roberto Tauro della lista “Il Ponte” – è quella di ridare slancio allo sviluppo edilizio. Qui, invece, sembra che si voglia congelare lo sviluppo, in attesa del nuovo mercato immobiliare». Forte la contrarietà di Raffaella Sonzogni, della lista «La forza delle idee»: «La Regione dice che le deroghe alla legge vanno motivate – ha detto – mentre il Comune propone di bloccare diverse zone del paese, nel centro storico ma anche aree agricole e alla Vetta. San Pellegrino è costituita soprattutto da ville senza particolare pregio architettonico e in questo modo si mettono in difficoltà tutti: bisognava, invece, individuare i singoli edifici a cui non si applicava il piano. La volontà mi sembra quella di disapplicare la norma che avrebbe consentito di ampliare la propria abitazione a chi non avrà soldi per compare i nuovi appartamenti».
«Ciò che è stato stralciato dalla legge, per esempio le ville della Vetta – ha replicato Nicolosi – ha un rilevante carattere architettonico-paesaggistico. La sky-line di San Pellegrino va salvaguardata, per il resto si potrà intervenire. La legge è stata interpretata correttamente».
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Una risposta a “Ville liberty a Vetta, ricostruzioni vietate”
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Inserito il 23 Ottobre 2009 alle ore 11:28 GMT+0100
….ecco perchè i giovani e le neo famiglie fuggono da paesi come San Pellegrino…
poca lungimiranza ed aiuti a chi già ci vive,
mentre si attende che arrivino i ricconi (se mai arriveranno) ad acquistare.
Giusto preservare i beni architettonici notevoli, ma precludere piccole modifiche ad abitazioni ordinarie è tutta un’altra cosa che di fatto mette in difficoltà chi non puo’ permettersi l’acquisto di un’abitazione ex novo.
Poi la coerenza? abbiamo assistito a volumetrici interventi edilizi in zone che sarebbero dovute essere di notevole interesse (area ex Como per esempio)…ma ovviamente non tutti hanno gli stessi diritti!