Valle Serina – La ha riconosciuto i danni provocati alle chiese e ad altri edifici comunali di Bracca, e Costa Serina dalle scosse di terremoto '11 e 14 maggio scorso. Danni quantificati complessivamente in 790 mila euro, su una richiesta che era arrivata dai Comuni e dai privati per circa due milioni di euro. I dissesti causati dal sisma sono stati riconosciuti, ma, a oggi, gli interventi di messa in sono ancora senza copertura finanziaria.

Nel dettaglio: per Bracca sono stati riconosciuti danni di 400 mila euro su un milione e 200 mila euro richiesti. E dal riconoscimento sono state escluse le lesioni segnalate ad alcune abitazioni private. I danni riguardano la chiesa di Sant'Andrea del capoluogo, la chiesina di , quella a Zubioni e la cappelletta del Levrit. Si tratta, in particolare, di un aggravamento di danni già presenti, dovuti a una situazione idrogeologica del paese particolarmente critica e conosciuta da anni. Nella quantificazione rientrano poi danni segnalati anche dal Comune sulle strutture del cimitero e del municipio.

«C'è stato il riconoscimento dei danni e del pericolo, in particolare della chiesa del capoluogo – spiega il sindaco di Bracca Marco Giovanni Muttoni –. Ora si tratta di capire come eventualmente saranno stanziati tali fondi». Intanto resta ancora chiusa la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea a Bracca, l'edificio più danneggiato dalle scosse di maggio. «Siamo in attesa della relazione tecnica dell'ingegnere incaricato – continua il sindaco –. Quindi valuteremo se si potrà riaprire». «Se ci saranno le condizioni – aggiunge il parroco di Bracca, Frerola e Pagliaro don Francesco Mangili – potremmo riaprire la chiesa dall'inizio di luglio, per le Messe del fine settimana, ma probabilmente con alcuni vincoli, per esempio lasciando sempre aperte le vie di fuga».

Per le chiese danneggiate dal terremoto ad Algua (Sambusita, Pagliaro e Frerola) la Regione ha riconosciuto danni per 285 mila euro su 600 mila richiesti. «I danni maggiori – spiega il sindaco Bruno Cimarra – sono stati rilevati sulla chiesa di Sambusita». Anche in questo caso si tratta di crepe e lesioni che hanno aggravato una situazione preesistente. Come nel caso della chiesa parrocchiale di Sambusita, che sorge su un terreno cedevole già messo in sicurezza alcuni anni fa con alcuni contrafforti. Il terzo comune a cui sono stati riconosciuti danni per il sisma di maggio è Costa Serina: la Regione Lombardia ha quantificato in 105 mila euro (su 170 mila richiesti) i danni provocati dalle scosse ai campanili della chiesa parrocchiale e della chiesa vecchia del capoluogo e della parrocchiale di Sant'Erasmo, nella frazione di Trafficanti.

«Dopo il sopralluogo sugli edifici segnalati – spiega Claudio Merati, dirigente della Sede territoriale della Regione Lombardia a Bergamo (Ster), l'ex Genio civile – abbiamo riconosciuto l'aggravamento di dissesti preesistenti. I danni sono stati documentati e quantificati e per l'entità e l'estensione, l'emergenza è stata dichiarata di carattere regionale. Ora la Regione dovrà verificare se ci saranno risorse disponibili». «A meno di individuare prima delle risorse – aggiunge Michele Gargantini, sempre della Ster – la Regione valuterà se finanziare gli interventi il prossimo anno, nell'ambito dei fondi per la Protezione civile. Ma dipenderà anche dalle eventuali emergenze e calamità che dovessero verificarsi da qui alla fine dell'anno».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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