Un’opportunità per salvaguardare i centri storici
Senza categoria Articolo letto da 882 utenti - Pubblicato il 11 Febbraio 2010L'idea di albergo diffuso – ha spiegato il consigliere regionale della Lega Nord Giosuè Frosio che ha presentato la legge – nasce dall'opportunità di realizzare nuove strutture ricettive senza costruire nuovi immobili, ma utilizzando gli edifici già esistenti.
Una proposta concepita per offrire agli ospiti l'esperienza di vita di un centro storico, di una città o di un paese, alloggiando in case e camere che distano solo pochi metri dal cuore dell'albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l'area ristoro». «Ma l'albergo diffuso – continua Frosio – è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale.
Per dare vita a un albergo diffuso non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare-ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già. Un albergo diffuso funge da “presidio sociale” e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali.
Una soluzione particolarmente adatta a piccoli comuni con centri di interesse rurale e architettonico». «Con questo provvedimento – ha detto il presidente della commissione Attività produttive, Carlo Saffioti (FI-Pdl) – diamo la possibilità di realizzare nuove strutture ricettive in piccoli centri montani e rurali senza costruire nuovi immobili, ma utilizzando gli edifici già esistenti come cascine o baite, tutelando e salvaguardando insieme l'ambiente e il patrimonio edilizio».
Soddisfazione per il provvedimento è stata espressa anche dai consiglieri regionali di minoranza Carlo Spreafico (Pd), Marcello Saponaro (Verdi e Democratici) e Osvaldo Squassina (Ual), che hanno però posto l'accento sulla necessità di approvare con urgenza il regolamento che disciplinerà queste nuove strutture e soprattutto sull'importanza di prevedere finanziamenti adeguati che supportino in modo efficace la legge. Ai componenti di minoranza della commissione Attività produttive, in particolare ai consiglieri regionali Carlo Spreafico e Antonio Viotto (Pd), è stato rivolto un ringraziamento dal relatore Frosio per il lavoro svolto insieme. Il provvedimento approvato presenta novità anche per i bed & breakfast: avranno infatti maggiori opportunità di ospitalità poiché il limite massimo di ricettività passerà dalle attuali 3 stanze e 6 posti letto, a 4 stanze e 12 posti letto, come richiesto da operatori e utenti del settore.
L'Eco di bergamo
www.albergodiffusoornica.it/ – www.ospitalita-diffusa.com/ – www.borgorurale.com/
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