In Lombardia i turisti stranieri nel 2010 sono aumentati dell'8% (16.682.771 presenze), superando abbondantemente quelli italiani, 14.444.090. Sono dati emersi ieri nel corso degli Stati generali del turismo in Lombardia, all'Università Bocconi. ha l'ovvio ruolo centrale (11,5 milioni di turisti); seguono Brescia (8,5 milioni di presenze), Como (2,5 milioni di cui 1,7 dall'estero), Sondrio (2,4 milioni), quindi , Varese e Monza. Sui 13 sistemi turistici di Lombardia i laghi fanno da capofila. E Bergamo è tra le cinque province top come presenze alberghiere: si colloca al quarto posto, con il 7%, dopo Milano, Brescia e Sondrio.

Mentre fanno fatica le Orobie bergamasche, al penultimo posto. Come garantire la visibilità in tutte le sue specificità della nostra regione che si trova al quinto posto tra le regioni più turistiche? Bisognerebbe fare rete, stabilire alleanze. «L'unione fa la forza e il grande valore del turismo lombardo sono le realtà locali», sottolinea l'assessore regionale al Turismo Stefano Maullu.
Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Lombardia, parla della necessità di sgravi fiscali per le imprese lombarde del settore, che rappresentano il 17% di quello nazionale. La Lombardia rimane più visitata dagli europei, in testa i tedeschi, 22,50%. Mentre gli americani diminuiscono (2,6%). Ma soprattutto ora si punta sui mercati emergenti, molto promettenti di Cina, Corea del Sud e Brasile, oltre che di Russia. Già il turismo cinese è aumentato del 19% in Lombardia, centro del business. Entro il 2015 la classe benestante cinese sarà di 201 milioni di persone, pari a Italia, Francia, Inghilterra insieme.

«Nel mondo c'è desiderio d'Italia – ha detto il presidente –, ma ora è al quinto posto: è tempo quindi di scuoterci. Innovazione ed eccellenza è il binomio per accrescere la nostra competitività. C'è una clientela sempre più esigente che cerca abiti tagliati su misura. Ogni sbaglio può avere conseguenze importanti. Nel gioco di squadra sta il senso più profondo del cambiamento». Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla tuttavia ha detto che «l'Italia tiene» e «un terzo dei turisti internazionali sceglie l'Italia per il cibo e lo shopping» ma ammette che bisogna «lavorare sull'innovazione, e destagionalizzare il turismo. Le vacanze in Italia si fanno ancora troppo ad agosto, quando la Fiat chiude».

Dai rappresentanti bergamaschi presenti è stato molto apprezzato l'intervento del giurista Francesco Morandi: «Il sistema turistico vive una fase di sonnolenza. L'indice di competitività colloca l'Italia al 28° posto. Siamo coperti di iniziative e regole, ma affastelliamo troppo, invece dobbiamo basarci su una tavola di valori condivisi più che su marchi di qualità. Si faccia davvero qualcosa di strategico». E ha tirato fuori l'idea della Fondazione di partecipazione associativa, strumento pubblico con apporti di privati, o l'idea del microturismo dei borghi ospitali, «perfetta – dice Paolo Moretti, coordinatore per il Comune di Bergamo del progetto “I Turismi” – per le peculiarità della nostra città. Noi stiamo facendo tutto un lavoro sugli itinerari: donizettiani, lotteschi…».

In crescita la nostra città
La città di Bergamo è in crescita dell'8,6%. Renato Ravasio, amministratore delegato Sacbo, è intervenuto facendo «l'esempio virtuoso di aggregazione tra Provincia, Comune, Camera di Commercio e operatori del settore che hanno creato un unico sito internet». Ravasio racconta il modello vincente di (96 destinazioni di cui 15 in Italia e 81 internazionali). e dei voli low cost che «non vogliono dire solo basso costo ma anche efficienza ed essenzialità». E prosegue: «Poi dallo scorso ottobre abbiamo avviato i collegamenti con la Russia grazie a Wind Jet». Da un'indagine svolta proprio da Sacbo emerge che i turisti russi atterrati ad diretti verso mete sciistiche, il 33,4% sono andati a sciare a Bormio, il 25,3% a Livigno, il 14,2% Madonna di Campiglio, mentre solo l'8,6% a Foppolo e lo 0,3% al passo del Tonale. «Dobbiamo sviluppare meccanismi di contatto coi tour operator locali e su questo stiamo lavorando con la Provincia».

Conferma Giorgio Bonassoli, assessore Attività produttive e Turismo della : «Fra 15 giorni comunicheremo i dati ufficiali dell'andamento turistico nella nostra provincia nel 2010. I dati sono positivi su Bergamo, la bassa e i laghi. Ancora difficoltà per le nostre Orobie, come da 10 anni a questa parte, ma ci sono piccoli segnali di miglioramento. Mancano strutture ricettive e ci sono vecchio stile. Stiamo lavorando sulla e l'ammodernamento».

Mariella Radaelli – L'Eco di Bergamo