San Pellegrino: scelta sbagliata. La Comunità montana toglierà il centro informazioni dalla cittadina termale. « a inizio valle»: stanziati 40 mila euro. No da buona parte delle Pro loco. Valle – L'Ufficio di informazione e accoglienza turistica della Valle Brembana (Iat), gestito dalla Comunità montana, lascerà dopo 24 anni la sede di viale Papa Giovanni a San Pellegrino e, dal 2010, prenderà la strada di . Una scelta giudicata dall'Amministrazione comunale di San Pellegrino «priva di senso». Ma la decisione è già stata presa, con stanziamento di 40 mila euro approvato (serviranno per realizzare un'accesso diretto dall'ex statale all'ufficio, segnaletica e parcheggio).

Vicino alla rotonda, nella sede alpini
La nuova sede sarà all'ingresso di Sedrina, nel locale comunale che ospita anche gli alpini, vicino alla piccola rotonda che poi immette di nuovo sul viadotto. «L'attuale spazio 'ufficio a San Pellegrino è troppo ridotto e, per via della variante in galleria, la cittadina termale è tagliata fuori dalla grande viabilità – spiega l'assessore al Turismo e vicepresidente della Comunità montana (che è anche vicesindaco di Serina) –. La nuova sede a Sedrina sarà molto più ampia e all'inizio della valle, avrà a disposizione parcheggi e aree dove poter presentare i prodotti tipici. L'ufficio sarà rivolto ai turisti che arrivano e devono ancora decidere la destinazione. Si potranno fermare per avere informazioni. Finora, invece, con la sede a San Pellegrino, le Valli Serina e Brembilla erano tagliate fuori». «Già nel 2004, peraltro – aggiunge il vicesindaco di Sedrina e assessore in Comunità montana Orfeo Damiani – il nostro Comune aveva progettato di realizzare un ufficio turistico vallare in quell'area. Non è un'idea nuova».

«Già fallito l'esperimento di Zogno»
Ma San Pellegrino, anche in un recente incontro pubblico sul turismo, ha espresso contrarietà. «Prima la Comunità montana dice di appoggiare l'operazione di rilancio della nostra cittadina – dice il sindaco Gigi Scanzi – e poi, come primo atto, ci comunica che sposterà l'ufficio turistico. Sedrina è una scelta illogica». «Una decisione ridicola e che dimostra poca lungimiranza – aggiunge il vicesindaco Vittorio Milesi – considerato il futuro sviluppo di San Pellegrino. La scelta di posizionare l'ufficio a inizio valle è priva di senso, non perché la sede viene tolta a San Pellegrino, ma perché la gente non si fermerà a Sedrina, paese poco turistico. Già alcuni anni fa un ufficio era stato posizionato a Zogno, ma dopo pochi mesi venne chiuso: nessuno si fermava».

«Vorrei però ricordare che in assemblea comunitaria – continua Fattori – i rappresentanti di San Pellegrino non hanno votato contro la variazione di bilancio che decideva lo stanziamento per la nuova sede». «Ma in quella occasione – replica Milesi – non era stato spiegato che l'ufficio di San Pellegrino sarebbe stato chiuso».
E anche buona parte delle Pro loco sembrano non gradire la scelta. «La Valle Brembana turistica inizia da San Pellegrino – dice Renza Piccamiglio, presidente della Pro loco di Santa Brigida – . Poi da lì il turista può andare ovunque, anche in Val Serina.

La posizione di Sedrina, anche se sarà segnalata, è infelice». «San Pellegrino è conosciuto ovunque – aggiunge Giulia Donazelli di Piazza Brembana – e difficilmente penso che i turisti si fermeranno a Sedrina». «La considero una scelta molto sbagliata – dice Daniela Mignani, presidente a –. Se proprio dobbiamo spostarlo da San Pellegrino allora mettiamolo a Villa d'Almè, ma nessuno uscirà dal viadotto per entrare a Sedrina». No alla scelta anche da Mauro Pesenti, della Pro loco di San Giovanni Bianco: «San Pellegrino resta e, ancora di più in futuro, resterà il punto di riferimento per la valle. E chi viene in valle sa già dove andare, si informa prima. Mi sembra anche sbagliato spendere 40 mila euro in questo modo quando molte Pro loco fanno difficoltà ad andare avanti».

«Meglio consultare gli operatori»
«Prima di decidere avrebbero dovuto sentire anche gli operatori turistici – dice Elia Astori, presidente della Pro loco di Dossena –. E la scelta di Sedrina mi sembra un po' azzardata, seppure il luogo indicato potra essere abbastanza funzionale».

C'è chi, invece, è favorevole, come Antonella Belotti di Serina: «San Pellegrino è già in alta valle – dice –. Un centro informazioni ha più senso all'inizio anche se bisognerà trovare una collocazione idonea per attirare chi passa». «Secondo me sarà la posizione ideale – aggiunge Gaetano Bonetti, presidente dell'ufficio turistico di Piazzatorre –. Si dovrà segnalarlo bene e offrire non solo informazioni ma altri servizi, come la possibilità di acquistare skipass per le stazioni sciistiche».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

FORUM DI DISCUSSIONE, UFFICIO TURISTICO VALLE BREMBANA