Tordo bottaccio Oro ad Avogadro
Senza categoria Articolo letto da 3.640 utenti - Pubblicato il 20 Agosto 2008Una giuria esterna composta da sei esperti, guidati da Federico Guarneri, presidente dell'Amov (Associazione manifestazioni ornitologico venatorie), ha ascoltato e giudicato i canti degli uccelli silvani dalle prime ore del mattino, alla prima Sagra degli uccelli di Piazza brembana.
Le gabbie di decine di volatili sono rimaste esposte nel parco fino la tarda mattinata, per permettere anche ai semplici visitatori di ascoltare i gorgheggi degli animali.
Numerosi i premi in palio per le gare di canto: medaglie d'oro, prodotti gastronomici e attrezzi per l'escursione in montagna e la caccia ai primi volatili di ogni categoria. A premiare, oltre alle numerose autorità presenti, il coordinatore della manifestazione Pierello Calvi.
Delle sei categorie in gara, solo un bergamasco si è aggiudicato il primo posto. È Roberto Avogadro di San pellegrino con il tordo bottaccio. Della stessa categoria hanno ricevuto il premio Bruno Gaspari e, a seguire, Stefano Lancini, Maurizio Pasinetti e Beniamino Orizio. Primo posto nella categoria del tordo sassello per Tiziano Massarini di Como, seguito da Maurizio Pasinetti, Mirco Venturini, Luca Locatelli, Beniamino Orizio e Alessio Regazzoni.
Stefano Lancini, bresciano di Rovato, ha invece vinto con il merlo. A seguire sono stati premiati Severino Gaudenzi, Beniamino Orizio, Bruno Benedetti e Dario Locatelli. Per il miglior canto del prispolone, chiamato comunemente tordina, ha vinto Fabio Santin di Seregno (Monza), seguito da Fabrizio Galimberti, Lucio Gaudenzi, Antonio gerosa, Stefano Lancini e Giulio Aliprandi.
Un altro bresciano si è aggiudicato il primo posto nella categoria allodola: è Mario Valloncini di Ospitaletto. A seguire sono stati premiati Stefano Lancini, Bruno Benedetti e Beniamino Orizio. Nella categoia del fringuello, infine, si è aggiudicato il primo posto Paoo Crotta di Lurago d'Erba (Como), seguito da Tiziano Allievi, Natale Angoli, Giulio Aliprandi, Bruno Benedeti e Gian Carlo Locatelli.
L'Eco di bergamo
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