Terme tra le più grandi d’Europa
-Speciale Rilancio S.Pellegrino Articolo letto da 2.759 utenti - Pubblicato il 20 Gennaio 2012San Pellegrino Terme – «Le nuove Terme di San Pellegrino saranno tra le più grandi d'Europa». Il gruppo Percassi cambia progetti e tempi, ma non l'obiettivo: quello di realizzare nella cittadina brembana un centro termale di altissimo livello, con un target da «circa 200 mila presenze ogni anno». Quindi si va avanti. Seppure con modalità diverse e in ritardo sulle previsioni iniziali. Martedì scorso le nuove strategie per il rilancio di San Pellegrino sono state presentate a Comune, Provincia e Regione, partner dell'operazione avviata con la firma nel gennaio 2007.
«Lavori dall'estate»
Le nuove terme sorgeranno al posto dell'ex hotel Milano e recuperando gli spazi degli antichi portici, su circa 4.000 metri quadrati. I lavori – secondo il gruppo Percassi – inizieranno quest'estate per concludersi entro fine 2013, come già previsto dagli accordi precedenti. La soluzione – che a questo punto appare definitiva – arriva dopo il progetto del francese Dominique Perrault (vincitore di un concorso internazionale) e del giapponese Kengo Kuma (con il gruppo «De8»). Il primo, che prevedeva le terme nella parte più a monte del paese, è stato scartato «per l'altissima complessità costruttiva e la scarsa sostenibilità economica», dicono dal gruppo. Dell'architetto francese è però rimasto l'impianto del cosiddetto «borgo basso», ovvero centro commerciale-residenziale. Nel 2011 arriva il progetto di Kuma che prevedeva le nuove terme più vicine all'hotel Milano e a ridosso del borgo. E proprio qui sta il motivo principale dell'ulteriore abbandono: crisi economica, difficoltà di accesso al credito bancario e mercato immobiliare fermo per ora non consentono a Percassi di avviare la realizzazione dell'area commerciale-residenziale (il borgo).
«Le nuove terme – dicono dal gruppo – si sarebbero trovate di fronte a uno spazio vuoto o a un cantiere». Anche per i futuri gestori, il gruppo «Qc» del lecchese Saverio Quadrio Curzio (gestori anche a Bormio), sarebbe stata una scelta poco opportuna. A questo punto ci si è indirizzati verso l'area storica, ex hotel Milano-Terme con tutto il porticato, di proprietà del gruppo Percassi. «È una scelta condivisa con il gestore e presenta vantaggi di tempi e costi – dicono dal gruppo –. Inoltre consentirà di raggruppare tutte le future proprietà pubbliche: casinò, teatro e centro termale (le terme, una volta realizzate, passeranno di proprietà al Comune, ndr). Sarà un ritorno al passato, visto che le prime terme nacquero proprio qui. Ed è particolarmente piaciuta la possibilità di rendere di nuovo fruibili gli affascinanti ambienti storici, proprio dove sgorga l'acqua di San Pellegrino».
Accesso, ingresso e piscine
L'ingresso delle terme avverrà dagli attuali portici al piano terra, le sale relax e dei trattamenti saranno al primo piano mentre le piscine (interne ed esterne) saranno al posto dell'ex hotel Milano. Per l'accesso a casinò, teatro (in fase di costruzione da un anno) e terme si sta pensando a una salita meccanica da via Vittorio Veneto. «Le nuove terme – proseguono dal gruppo – si svilupperanno su 4.000 metri quadrati, oltre agli spazi esterni che comprenderanno anche il parco delle terme. Una dimensione, quindi, superiore a quanto previsto dagli accordi, che porrà lo stabilimento brembano tra i più grandi d'Europa». Per il nuovo hotel terme (dovrebbe essere un quattro stelle con 60 camere), invece, bisognerà attendere.
«Sarà realizzato, ma in tempi successivi – spiegano –. Contiamo ora di dare un segnale forte e decisivo con le nuove terme. Con la loro apertura siamo certi che si produrrà quella ripresa di interesse in grado di stimolare gli altri investimenti». Tra questi il recupero ad albergo pluristellato del Grand Hotel, su cui «resta, per ora, l'interesse della catena alberghiera americana Hilton», una delle più importanti al mondo. Ma bisognerà attendere.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
8 Risposta a “Terme tra le più grandi d’Europa”
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Inserito il 20 Gennaio 2012 alle ore 20:06 GMT+0100
vorrei proprio vedere 200mila presenze che effetto devastante avranno sulla viabilità della val brembana…
Inserito il 20 Gennaio 2012 alle ore 21:22 GMT+0100
Il gioco continua, sparisce l’albergo e spuntano per l’ennesima volta, sempre in una diversa dislocazione, le terme che per fortuna sulla carta sono sempre le più ” balle” del mondo.
Ora ci resta che aspettare l’ennesimo progettista di fama internazionale per completare l’ennesima presa per i fondelli.
Inserito il 20 Gennaio 2012 alle ore 21:31 GMT+0100
– Gennaio 2007 Le Terme piu’ belle del mondo:
http://news.valbrembanaweb.com/index.php/percassi-le-terme-piu-belle-del-mondo/
– Gennaio 2012 Le Terme piu’ grandi d’Europa:
http://news.valbrembanaweb.com/index.php/terme-tra-le-piu-grandi-deuropa/
– Gennaio 2017 Le Terme piu’ belle della Valle Brembana:
…………………………..
Inserito il 21 Gennaio 2012 alle ore 09:23 GMT+0100
– Gennaio 2022 Aspettando le Terme
Inserito il 21 Gennaio 2012 alle ore 10:06 GMT+0100
Di lustro in lustro….per dar lustro alla cittadina termale
Inserito il 21 Gennaio 2012 alle ore 13:13 GMT+0100
questa presa per i fondelli sta diventando di cattivo gusto!
si spera che il comune si svegli dal lungo sonno durato cinque anni e si decida a chiedere il risarcimento dei danni fatti al paese
Inserito il 21 Gennaio 2012 alle ore 23:52 GMT+0100
…prendendo spunto dagli eventi che negli ultimi mesi-anni hanno caratterizzato la vita sociale del paese Italia, non si può non evidenziare un parallelismo tra la piccola e provinciale “sampe” ed il resto di questo colorato crogiolo di culture, tradizioni e modus-pensandi che ci ostiniamo a considerare migliore in certe sue parti piuttosto che in altre. Forse sta accadendo qualcosa di molto diverso da quello che quotidianamente vediamo su tutti i titoli dei giornali e in ogni apertura di notiziario?
Non è forse la solita storia di grandi poteri locali in mano a piccoli uomini che oramai consolidatisi nel territorio attraverso uno scambio di voti in cambio di concessioni non fanno altro che attingere a piene mani dai fondi alimentati dai contribuenti tutti?? E’ l’Italia! che la si guardi dal basso in alto o la si rivolti a mò di calzino risponde sempre alle stesse regole e genera sempre lo stesso risultato… c’è sempre un furbo che necessita di più stupidi per poter “parassitare” beneficio di qualsiasi genere.
Peccato che le strutture piramidali necessitino di ampie basi e che il dato delle nascite nel nostro paese abbia da tempo segno negativo… purtroppo non sono diminuiti gli stupidi, ma il numero degli uomini! Perchè preoccuparsi di una struttura termale nella quale riporre la causa dei propri insuccessi e la speranza di un cambiamento da riporre puntualmente nelle mani di “altro da noi”? Il futuro di San Pellegrino Terme e della valle è davvero riposto in questo progetto che con le spese ad oggi sostenute necessiterebbe di decenni per ammortizzare i costi e le perdite accumulate? In fondo l’età media dei residenti di questa poco ridente sampe è direttamente proporzionale ai beni accumulati e quindi sono sufficienti le rassicurazioni a che tutto cambi perchè tutto rimanga così com’è, in modo da assicurarsi piccole certezze in cambio di grandi ipoteche da lasciare ai sempre meno posteri! Se si è a corto di progettualità e non si riesce a pensare ad una svolta ed un cambiamento senza che ansia e paura della perdita del controllo abbiano la meglio…. forse si è davvero prossimi al capolinea.
Andrea L.
Inserito il 11 Febbraio 2012 alle ore 21:27 GMT+0100
Salve a tutti, sono un giovane appassionato di San Pellegrino, della sua storia e del suo futuro. E’ al futuro di San Pellegrino che siamo tutti interessati. Le nuove terme sono un passaggio ineludibile, non per “copiare” il passato, ma per restituire a San Pellegrino la sua centralità e la sua capacità di attrazione, in chiave moderna. Frequento tutti gli anni le strutture della Fonte e dei Portici, e mi sembra la soluzione più naturale ristrutturare l’esistente, senza avventurarsi in progetti che snaturerebbero il paese. A questo punto, però, sarebbe utile creare un’associazione, che sappia mantenere viva l’attenzione e stimolare i soggetti pubblici e privati coinvolti, affinchè rispettino impegni e scadenze. A chi legge queste righe, e ritiene di perseguire questa iniziativa, lascio il mio indirizzo di posta elettronica: filippomaria@virgilio.it. Parliamone ed uniamoci.