Non riguarda solo il Grand Hotel il progetto voluto da Antonio che cambierà il volto di San Pellegrino Terme. Le TERME saranno l'elemento centrale 'operazione di rilancio della località . «Il concept architettonico prende ispirazione dalla natura e dai paesaggi montani – ha spiegato l'architetto francese Dominique Perrault nel presentare il suo progetto – creando dei grandi blocchi in pietra in apparente movimento, come detriti di un ghiacciaio, edifici che ospiteranno terme e albergo». Il quartiere delle nuove terme sarà integrato nel contesto esistente attraverso un BORGO montano che prevede edifici in forma di isolati collocati attorno ad una piazza centrale. Scale, terrazze, strade in pendenza caratterizzeranno il borgo e una rete di piccoli canali simbolizzerà la presenza delle sorgenti che fanno la ricchezza di San .

Percorsi pedonali porteranno a piccole piazze tra le quali primeggerà la piazza centrale, scenario ideale per le vetrine degli showroom, nonché spazio predisposto per l'organizzazione di eventi culturali e spettacoli musicali. Per la parte commerciale Perrault ha ideato grandi edifici monomarca, in parte dedicati a residenze firmate, super suite, appartamenti griffati da grandi stilisti. Il recupero delle vecchie terme sarà affidato al giapponese Kengo Kuma. La sistemazione del TEATRO è un lavoro a quattro mani del veneziano Tobia Scarpa e del bergamasco Studio Deotto. Verrà realizzato un nuovo ingresso dal porticato con una nuova sala polifunzionale (da 210 posti) nel cortile tra il casinò e il teatro. In questo modo casinò e teatro potranno godere di una rispettiva autonomia pur essendo collegati. Il teatro avrà 320 posti, 50 in meno degli attuali.

L'Eco di Bergamo

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