Zogno premia i suoi campioni Carminati Atleta dell’anno

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Zogno ha premiato lo sport comunale, gli atleti che si sono distinti nel corso del 2012 e le società che lavorano per la promozione della pratica sportiva. Questo momento comunitario, sempre affollato di cittadini, avviene tradizionalmente ogni fine anno da ben 17 anni con l’organizzazione dell’assessorato allo Sport e della commissione sportiva comunale. «Le finalità di questo incontro tra la cittadinanza e lo sport zognesi – dice Diego Donadoni, delegato allo sport e regista della serata – sono due: una prima per riconoscere i risultati agonistici e più ampiamente l’attività di tanti zognesi di diversa età e per ringraziare persone e società che concorrono efficacemente alla qualificazione della vita della nostra comunità. La seconda per esprimere a queste persone e associazioni riconoscenza per l’esempio che danno ai giovanissimi e ai giovani invogliandoli a fare sport che è fattore di promozione ed educazione umana». E continua: «Zogno ha la grossa fortuna di poter esprimere una corposa e vivace realtà sportiva che trova doveroso supporto nell’azione dell’amministrazione comunale competente per la realizzazione di strutture che sono numerose ed efficienti e in costante miglioramento. E sono soldi ben spesi per la pratica sportiva». Per inciso: sono una trentina le società sportive locali che associano più di un migliaio di praticanti in un’ampia gamma di discipline e con risultati agonistici fino a livello mondiale. Il sindaco Giuliano Ghisalberti ha salutato gli atleti e i responsabili sociali nonché la foltissima rappresentanza della comunità sottolineando il valore formativo della persona e della società. Ai saluti ufficiali ha fatto seguito la consegna dei numerosi premi per l’anno 2012.

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L’aquila reale sulle montagne orobiche

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Dalla vicina provincia di Bergamo giungono notizie confortanti circa la presenza dell’aquila reale (Aquila chrysaetos) sulle montagne orobiche. Tra la Valle di Scalve e l’alta Valle Brembana il Settore Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo ha infatti censito 11 coppie nidificanti di questo splendido uccello, che solo alcuni decenni addietro era soggetto a notevoli persecuzioni ad opera di bracconieri, e la sua presenza veniva quantificata in numeri decisamente inferiori. Il grande rapace ha un’apertura alare che nelle femmine (che hanno dimensioni più grandi dei maschi) risulta compresa tra i 210 e i 230 centimetri: tali misure risultano comunque essere inferiori a quelle del grifone e del gipeto. Sono questi, assieme al corvo imperiale, gli uccelli con i quali l’aquila mostra una grande abilità ad esercitare il volo planato nei cieli limpidi dell’alta montagna.Con il caratteristico volo a spirale sostenuto dalle correnti termiche ascensionali, quelle che si formano nelle ore più calde della giornata, controlla dall’alto il territorio, facilitata da una vista potentissima che è pari a circa 6 volte quella dell’uomo.

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Concorso a Lenna, il soggetto migliore un tordo da Varese

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Lenna – Successo di pubblico e di partecipanti per la quinta edizione della sagra per uccelli da richiamo di Lenna, organizzata dal Comprensorio venatorio alpino della Valle Brembana. Un migliaio fra appassionati e amatori hanno assistito fin dall’alba alla gara di canto delle sette categorie di volatili. In tarda mattinata si è svolta anche la sfilata di cani meticci, a cui hanno partecipato 55 esemplari, accompagnati in molti casi da bambini e intere famiglie. Apprezzati dal pubblico pure i rapaci esposti dai Falconieri delle Orobie di Villa d’Adda, tra cui un gufo reale, un gheppio europeo, due barbagianni e una civetta delle nevi.

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A Lenna la fiera estiva per uccelli da richiamo

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Lenna – Il lungo lavoro di preparazione della Sagra per uccelli da richiamo, svolto dal Comprensorio venatorio alpino di valle Brembana, è stato ampiamente ripagato dal successo della manifestazione. Una sagra ancora giovane quella di Lenna, rispetto ad altre tradizionalmente storiche, ma che nelle sue quattro edizioni ha già visto crescere la partecipazione e l’entusiasmo. Quest’anno sono state inserite nuove categorie di uccelli da richiamo e sono stati ben 283 gli iscritti. Quella di ieri, dunque, è stata una mattinata dedicata ai cacciatori, ma anche più in generale alla gente di montagna, a chi ama e cura il territorio, alle famiglie e ai bambini. Presenti anche diversi amministratori locali, che hanno colto l’occasione per evidenziare il ruolo delle doppiette in valle. «La caccia è sempre stata uno svago per la nostra gente – ha detto il sindaco di Moio de’ Calvi, Davide Calvi – ed è una tradizione che prosegue nel tempo e racconta la nostra storia».

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