Faccio il formaggio più pagato al mondo. Ma il mio sacrificio non ha prezzo

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SONY DSCAlta Valle Brembana – La famiglia del casaro valtellinese Carlo Duca, da 50 anni, in estate, porta vacche e capre sull’alpe di Mezzoldo. Qui produce Bitto Storico, oggi il formaggio più pagato al mondo, fino a 245 euro al chilo. Gli animali, alimentati solo a erba e senza mangimi, producono pochissimo latte, ma di qualità salutistica e nutrizionale eccellente rispetto agli allevamenti intensivi. «Il segreto del formaggio sta qui e nell’abilità del casaro – dice –. Però i sacrifici sono enormi e andare avanti diventa sempre più difficile. lmeno qui vacche e capre pascolano felici, cibandosi e scegliendo quello che in natura una mucca dovrebbero mangiare sempre: erba. Niente allevamenti intensivi dove gli animali sono schiacciati come sardine in un fazzoletto e niente mangimi. Risultato: il formaggio che ne deriva, se non il più buono (visto che il gusto è soggettivo) è oggi sicuramente il più pagato al mondo, fino a 245 euro al chilogrammo, come successo lo scorso anno per alcune forme finite sulle tavoli cinesi.

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Le forze giovani sono il futuro degli alpeggi

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Sono anni che il C.A.I. Alta Valle Brembana ha instaurato un buon rapporto con gli alpeggiatori, custodi delle nostre montagne, pubblicando fra l’altro sugli Annuari numerosi articoli, interviste e ricostruzioni storiche riguardanti gli alpeggi e la transumanza. Riteniamo che l’attività dell’alpeggiatore sia fondamentale per la montagna ed oggi vediamo forze nuove a capo di queste Aziende e ne siamo contenti, fiduciosi in un futuro più roseo per il nostro territorio. Gli alpeggiatori che occupano i nostri monti provengono quasi tutti dalla Valtellina; grazie alla strada agevole del Passo San Marco essi possono comunicare facilmente e ritornare in breve tempo alle loro abitazioni e alle loro aziende situate sulla piana valtellinese per falciare il fieno o dedicarsi ad altre attività anche nel periodo che trascorrono in alpeggio, circa cento giorni sulle nostre montagne.

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Capra di razza orobica, il top a San Giovanni Bianco

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orobicaAlla mostra di Branzi anche allevatori di altre province: buona prova degli espositori di Lecco. Alla mostra concorso delle capre di razza orobica o di Valgerola svoltasi ieri a Branzi sono stati una ventina gli allevamenti presenti, provenienti dalla Valle Brembana e dalla pianura bergamasca ma anche delle province di Lecco, Como e Sondrio.

Questa rappresentanza consolidata nel tempo rende di livello intervallare la manifestazione, giunta alla sua diciannovesima edizione, promossa con inappuntabile organizzazione dell’Associazione caprai della Valfondra, presieduta da Vilma Nidali, che ha tenuto il discorso di saluto. A far da cornice al concorso un pubblico interessato allo svolgimento delle operazioni di valutazione degli oltre 200 capi presentati in mostra – tutti iscritti al libro genealogico -, visionati dagli esperti Carlo Zanoncelli e Giulio Campana, per l’occasione anche rappresentante della Provincia di Bergamo.

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Gara di San Pellegrino Trofeo al Valtrompia

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San Pellegrino Terme – Bella edizione del Trofeo Beppi Normanni di corsa in montagna giovanile a San Pallegrino. Appuntamento regionale per allievi, cadetti e ragazzi, provinciale per gli esordienti. In palio la targa Comune di San Pellegrino Terme, riservata agli allievi, che è finita all’Ua Valtrompia. Sul podio Gp Talamona e Villanova. Trofeo Beppi Normanni all’Atletica Alta Valle Brembana davanti all’Us Rogno e a Casazza.

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