Mezzoldo: Bosco fatale per i fungaioli quattro morti in dieci anni

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Mezzoldo – Quasi ogni anno un infortunio grave e nell’arco di un decennio quattro morti. Tutti concentrati in un’area boscosa nella zona di Mezzoldo, quella del Ponte dell’Acqua. Una zona insidiosa da affrontare con cautela. Il sindaco Domenico Rossi l’aveva detto l’altro giorno in occasione dell’incidente mortale che ha coinvolto un fungaiolo: «State attenti, la montagna è tanto bella quanto insidiosa, per cui quando venite per escursioni o in cerca di funghi state attenti a dove andate, non allontanatevi troppo dal sentiero tracciato che di funghi se ne trovano ugualmente».

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Elisoccorso di Sondrio bloccato dal maltempo pernotta a Foppolo

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soccorsoFoppolo – Stava intervenendo per un incidente accaduto a Verolanuova, in provincia di Brescia, quando è stato fatto rientrare mentre sulla Bergamasca stava imperversando il maltempo. Così l’elisoccorso decollato da Sondrio è dovuto atterrare sui monti, forse anche utilizzando un’improvvisata piazzola di sosta ricavata in qualche zona pianeggiante sui 2.000 metri di quota, sul versante valtellinese, appena al di là di Foppolo. È successo ieri, verso le 19,20 quando a Verolanuova si è verificato un incidente frontale tra due auto. Data la gravità dello schianto, era stato chiamato l’elicottero di turno a Sondrio. L’équipe, composta da cinque persone, è partita salvo poi ricevere lo stop dalla centrale.

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La valanga al Gemelli, aiuti con un treno speciale

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Valanga-Laghi-GemelliBranzi – Fu probabilmente uno dei primi, se non il primo intervento di soccorso alpino organizzato dal Cai. Avvenne in occasione di una valanga che il 7 dicembre del 1909 travolse un gruppo di alpinisti, quasi tutti soci del Cai, mentre salivano al passo Laghi Gemelli. Vi furono un morto e due feriti che furono costretti a restare un paio di giorni in rifugio prima di essere portati a valle. La notizia arrivò a Bergamo con notevole ritardo, ma subito vennero organizzati i soccorsi. Con la ferrovia di Valle Brembana partì un treno speciale: a bordo una squadra guidata dal presidente del sodalizio bergamasco, l’ing. Luigi Albani, con medici e personale della Croce Rossa; si aggiunsero anche un paio tra i più esperti «skiatori» orobici, oltre a una pattuglia di alpini intervenuta appositamente da Milano.

Forse anche per l’ampiezza dell’intervento e per la presenza nel gruppo di alcuni milanesi la notizia, oltre che da L’Eco di Bergamo, fu seguita con ampiezza di particolari dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. La Domenica del Corriere e la Tribuna Illustrata, altro noto settimane dell’epoca, gli dedicarono le copertine.

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Il 1 novembre tutti in vetta al Canto Alto e sulle altre cime

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canto-alto2Canto Alto – Alpinisti, rappresentanti delle Istituzioni, cittadini ed appassionati: insieme nell’ascesa in contemporanea, sospesa per la tragedia che ha colpito il C.A.I. bergamasco a ottobre. Il Comitato Bergamo 2019 e l’Unione Bergamasca delle Sezioni e Sottosezioni del CAI – Club Alpino Italiano, invitano tutti i bergamaschi a partecipare,venerdì 1 novembre, ad una giornata speciale, che vedrà la bandiera simbolo della Candidatura raggiungere le cime delle Orobie. L’appuntamento – che trova origine anche dalla ricorrenza dei 150 anni di attività del CAI, è parte del progetto ideato dall’Associazione Art’In“Oltre le Orobie, verso l’Europa” che ha come obiettivo quello di coinvolgere dalle radici il territorio nel percorso di avvicinamento alla selezione per la Candidatura Europea. L’iniziativa, rinviata qualche settimana a causa del tragico incidente che ha colpito Enrico Villa e Domenico Capitanio, generosi amici e esponenti di rilievo della sezione bergamasca del Club Alpino a cui certamente andrà il pensiero di tutti i partecipanti, prevede l’ascesa in contemporanea da parte di escursionisti e alpinisti, con la partecipazione del volontari della VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino CNSAS del CAI, che si daranno simbolicamente appuntamento, alle 11 del mattino, in vetta alle principali cime delle Orobie e di ogni valle bergamasca, per innalzare le bandiere con i simboli di “Bergamo candidata a Capitale europea della Cultura 2019”, del 150° CAI e 140° CAI Bergamo, “La montagna unisce”.

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